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Marani: “Inter, troppi gol e problema Handanovic. Contro la Juventus…”

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Matteo Marani, ospite negli studi di “Sky Sport 24”, ha analizzato la prestazione di ieri dell’Inter contro la Roma introducendo la prossima grande sfida contro la Juventus

PROBLEMI IN DIFESA – Marani parla dei problemi in difesa della squadra di Antonio Conte: «Sicuramente c’è un dato statistico da cui ripartire, cioè 145 palloni della Roma nella metà campo dell’Inter negli ultimi 20 minuti. L’Inter è uscita dal campo come contro il Napoli, allora era andata bene, questa volta no. Secondo me i cambi dell’Inter non sono all’altezza di quelli della Juve e insisto a dire che la rosa della Juventus è più forte. L’Inter in più deve avere la capacità di Conte di tirare fuori qualcosa di più e mi chiedo perché l’Inter ancora non riesca ad avere la sicurezza delle squadre di Conte. La prima Juventus di Conte prese 20 reti, oggi siamo a 23 e nemmeno a metà campionato, oggi in proiezione l’Inter arriverebbe a prendere 52 gol. A volte il centrocampo fa fatica ad aiutare la difesa, a volte Bastoni in questi ultimi tempi non ha avuto il rendimento degli altri e poi l’Inter non sta ricevendo la differenza del portiere. Io ricordo partite con Donnarumma che ha portato punti al Milan, Handanovic per me anni fa è stato il miglior portiere della Serie A, ma in questa stagione sta pesando. L’Inter per l’ennesima volta ha rimontato, ma doveva chiudere se vuoi vincere il campionato, anche se per me l’Inter resta in corsa e favorita».

LA SFIDA ALLA JUVENTUS – Marani parla della prossima sfida contro la Juventus: «Da un punto di vista psicologico arriva meglio la Juventus. L’Inter contro la Sampdoria ha giocato bene, ma ha perso e anche ieri contro la Roma ha giocato bene ma non ha vinto. L’anno scorso l’Inter ebbe una doccia fredda, andò a sbattere contro la forza della Juventus, già non subire in quel modo sarebbe confortante per l’Inter. Se batte la Juventus o fa una grande prestazione allora può avere la spinta in più per prendere consapevolezza, sicurezza, padronanza, che non può venire dalla rosa che non ha, ma dallo spirito che Conte ha sempre dato alle sue squadre. La differenza l’Inter la deve fare a livello mentale».

Pubblicato da
Alessandro Cocco

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