Marani: «Inter-Juventus da comprimarie. Su nerazzurri numeri chiari»
Matteo Marani ha parlato di Inter-Juventus, big match dell’ottava giornata del campionato di Serie A, in programma stasera.
INTER-JUVENTUS – Queste le parole nel corso di Sky Sport da parte di Matteo Marani su Inter-Juventus, big match dell’ottava giornata del campionato di Serie A, in programma stasera. «Dopo parecchi anni è un Inter-Juventus che è da comprimarie e non da protagoniste. Sono dieci anni di dominio (9 bianconeri e 1 nerazzurro), quindi vediamo da un dominio soprattutto da parte della Juve, però anche la scorsa stagione come valore, secondo me, erano le squadre più forti. In questo momento la concorrenza di Napoli e Milan mettono una grande pressione su questa partita. Chi sbaglia delle due rischia, se non di essere fuori, comunque di compromettere molto il cammino. In particolare la Juve che si trova di dover recuperare il ritardo con cui ha cominciato».
JUVENTUS – Marani, dopo il collegamento con l’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha continuato sulla Juventus. «La Juve è partita molto in ritardo. Ha deciso di cambiare completamente veste, anche quel poco che voleva lasciare allo spettacolo l’ha tolto e l’ha cancellato. È una ricetta che per il momento funziona. Credo che alla distanza, nel lungo non possa durare. Ma per il momento sta funzionando alla Juve questa soluzione».
INTER – Marani sull’Inter. «L’Inter è completamente l’opposto, anche dal punto di vista tattico. L’Inter mi sembra che stia cercando molto di creare, di salire (anche per le caratteristiche dei suoi giocatori). L’attacco non è più Lukaku, non hai più quel tipo di giocatore. Ma hai un giocatore come Dzeko, quindi devi costruire dialogando, cucendo, viene lui incontro al pallone. È un modo molto diverso di giocare, quindi questo alza la squadra. Alzando la squadra l’Inter è un po’ più scoperta dietro. E anche qui i numeri sono sempre abbastanza chiari e indicativi. L’Inter sta subendo molti gol. Quindi io mi aspetto una Juve che aspetti e un’Inter che in qualche modo, anche ovviamente per il fatto del pubblico, abbia un pochino più il compito di fare la partita».
Fonte: Sky Sport