Marani: “Inter convincente, Lukaku è un giocatore dominante”
Matteo Marani, ospite negli studi di “Sky Sport” dopo la vittoria dell’Inter sul campo del Genoa, ha analizzato la prestazione della squadra di Antonio Conte
UNA PROVA CONVINCENTE – Marani promuove la prestazione dell’Inter: «Prova convincente. Nel secondo tempo abbiamo visto l’Inter, l’Inter che abbiamo invocato. L’abbiamo vista nel secondo tempo. Ho visto la cosa più vicina all’Inter che ho in mente quando è entrato Barella. Non metto in discussione la qualità di Eriksen, un grande giocatore, ma ragiono sulla funzionalità. Barella è andato dentro, ha creato, ha rivisto quello spazio che aveva determinato la forza dell’Inter l’anno scorso. Era un po’ stanco, in questo periodo ha giocato molto e bene, ma quando è entrato ha fatto la differenza. La difesa poi non ha preso gol e c’è merito di Ranocchia che secondo me è stato troppe volte criticato. Si è rivisto qualcosa di bello dell’Inter».
LUKAKU DOMINANTE – Marani parla del grande protagonista Lukaku: «Lukaku secondo me non è solo un attaccante, è un reparto. Questo fa la differenza, si trascina da solo la squadra, dà l’appoggio, fa salire, è un leader tecnico e morale. Ha tutte le caratteristiche del giocatore dominante. La leadership, la capacità di trascinamento nei momenti difficili. Nel secondo tempo c’era pressione psicologica, non era facile giocare dopo il 0-0 del primo tempo con la settimana che hanno passato. E’ l’unico insostituibile, avrei detto anche de Vrij, ma oggi Ranocchia mi ha smentito. Quando l’Inter ha abbassato il possesso palla è stata più pericolosa. Meno possesso palla fa, più trova verticalità e diventa efficace».
ERIKSEN UN DUBBIO – Marani parla della prova di Eriksen: «Eriksen è stato un grande investimento. Non è colpa della qualità del giocatore o di Conte, non ho dubbi stiano cercando la soluzione. L’Inter era partita senza Eriksen e dall’arrivo di Eriksen sembra meglio quando torna più vicina alla prima senza Eriksen»
PIU’ GOL – Marani torna a parlare di Lukaku e sottolinea però che l’Inter avrebbe bisogno di altri gol: «La cosa che mi ha sempre colpito è che è stato continuo per tutta la stagione e sta continuando. Lui ha finito ad agosto e ha iniziato a settembre. Una terza scelta in attacco ci deve essere e forse la risposta sta nei centrocampisti, gol in più che possono arrivare da Hakimi o Barella. I numeri li guardiamo, l’anno scorso l’Inter ha avuto la miglior difesa, ma ha fatto 17 gol in meno dell’Atalanta e questo forse spiega perché è mancato quell’ultimo balzo».