Mandorlini: “Scudetto dei record? Svolta ad Appiano! Il mio gol alla Juve…”
Andrea Mandorlini, ex difensore nerazzurro, è intervenuto a “Inter TV”. Si è parlato dello scudetto dei record vinto nella stagione 1988/1989 ripercorrendo alcune tappe di quel successo
SUCCESSO – Andrea Mandorlini ha parlato della svolta di quella stagione: «Vincere quello scudetto è stato qualcosa di incredibile. A inizio stagione siamo stati subito eliminati dalla Fiorentina in Coppa Italia e ci furono delle polemiche. Abbiamo fatto una partenza in sordina, ma gruppo il gruppo è stato molto forte compattandosi in una giornata ad Appiano con il mister. Da quel momento si è creato legame forte con il nostro allenatore. C’era grande spirito di sacrificio e pian piano abbiamo consolidato la nostra forza. Si trattava di un gruppo con grandi uomini, umili anche i tedeschi».
GRANDE VITTORIA – Si è poi parlato dell’importanza dell’allenatore e non solo: «Trapattoni è stato determinante per me. Ho scoperto un ruolo nuovo che ho portato avanti per molti anni. Ho fatto qualche gol importante ed è stata una stagione magica anche per quello. Penso a quelli contro Sampdoria, Lazio e ad Ascoli. Qualche gol dovevano farlo anche i difensori. Abbiamo battuto il Milan degli olandesi e il Napoli di Maradona: nel nostro dna c’è sempre quello di battere i piu forti e soffrire come cani. I primi anni sono stati duri a San siro, ma poi ho tenuto botta e ho avuto le mie soddisfazioni».
LOTTARE – Mandorlini ha poi parlato della voglia di vincere di quell’Inter: «Nella partita di ritorno contro il Bayern abbiamo dominato, ma il loro portiere parato ha parato di tutto. C’era un grande spirito di squadra. Penso anche all’ultima giornata dove avevamo già lo scudetto matematico e con un uomo in meno abbiamo vinto contro 2 a 0 contro una Fiorentina che doveva andare in Coppa Uefa».
GIOIE E DOLORI – Chiusura per Mandorlini con i ricordi in nerazzurro: «Io ho giocato all’Inter da tifoso per 7 anni. Ci sono state tantissime gioie, ma anche dolori che mi hanno insegnato molto. Penso anche alla partita contro la Juventus di quell’anno dove feci un grandissimo gol, ma venne annullato. Loro come sempre ci rubarono la partita (ride, ndr). È stato bello tornare a San Siro da allenatore avversario. Spero di poterci tornare presto».