Malagò: “Post 3 aprile? Palla in mano ai tecnici. Previsioni impossibili”
Intervistato in collegamento con “Rai Uno” nel corso della trasmissione “Uno Mattina”, Giovanni Malagò, presidente del Coni, sulla situazione dello sport in Italia e in Europa a causa del Coronavirus
SPORT IN EUROPA – Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è partito dalla situazione dello sport non solo nazionale, ma anche internazionale a causa dell’emergenza Coronavirus: «Sta succedendo di tutto: squadre italiane che non sono riuscite a partire, squadre straniere che non sono venute in Italia, partite a porte chiuse o stadi stracolmi. Insomma, uno spettacolo… non mi fate aggiungere altro. Prima o poi la stessa decisione che ha preso l’Italia, fermare tutto lo sport, la dovrà prendere anche l’Europa».
3 APRILE – Malagò quindi prosegue su cosa potrebbe succedere per lo sport in Italia dopo il 3 aprile: «Sento spesso persone senza specifiche competenze sulla terribile vicenda che stiamo vivendo in questi ultimi giorni, che tingono delle previsioni e sostengono tesi che non ho mai capito bene da quale punto di vista. È evidente che la palla è in mano ai tecnici. Se il 3 aprile si vedrà luce in fondo al tunnel uno è in grado di programmare, di pianificare un eventuale nuovo calendario delle sua delle competizioni nazionali che internazionali. Ma tutto questo è subordinato a tutto quello che succederà, ma allo stato dell’arte non è possibile prevederlo».