Lotito: «Inzaghi? Prendo atto, nessun dramma. Correa via per un motivo»
Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato degli ex biancocelesti Simone Inzaghi e Joaquin Correa, ora entrambi all’Inter.
CORREA – Queste le parole, a margine della presentazione della Lazio Women, da parte del presidente della Lazio, Claudio Lotito, spiegando la cessione all’Inter di Joaquin Correa. «Abbiamo dato via Correa: un buon giocatore, ma non poteva più giocare con noi perché non si attagliava a quel tipo di assetto tattico. Non c’entra la qualità dei giocatori, serve capire se questi calciatori che abbiamo mantenuto abbiano la capacità di adattarsi a quel tipo di modulo. Mi sembra che lo stiano dimostrando».
INZAGHI – Lotito sull’ex allenatore biancoceleste, Simone Inzaghi, ora sulla panchina della squadra nerazzurra. «Inzaghi l’ho visto crescere, Sarri lo conosco da poco. C’è comunque un grande rapporto di rispetto reciproco. Io non ho mai fatto valere il mio ruolo di presidente nei rapporti di lavoro. Una struttura si governa con l’autorevolezza e non con l’autorità per quanto mi riguarda. E il rispetto delle persone lo riceve in base all’autorevolezza che dimostra: se uno è autorevole e si comporta correttamente riceverà tutto il rispetto che merita. Se mi comporto male riceverò una considerazione di un certo tipo, se mi comporto bene ne avrò un’altra. Ognuno fa le proprie considerazioni, non sta a me decidere e valutare. Io posso valutare il lavoro delle persone, non entro mai nella sfera privata. Entro nella qualità del lavoro che svolge e posso dire che Sarri è un grande lavoratore ed è un lavoratore di qualità».
COMPORTAMENTI – Lotito ha aggiunto su Inzaghi. «Rimasto male? Nella vita ognuno raccoglie quello che semina. Questo non vale per me perché pensavo di raccogliere in un modo diverso. Prendo atto dei comportamenti della gente, ma non ne faccio mica un dramma. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile, quindi non è un problema. Lui continuerà a fare l’allenatore, io continuerò a fare il presidente. Vedremo poi alla fine chi rimarrà nel sistema più a lungo».
Fonte: LaLazioSiamoNoi.it