Mondo Inter

Longo: “Da lunedì in ritiro con Conte. Ho ancora due anni con l’Inter”

Intervistato ai microfoni di “Qdpnews.it”, Samuele Longo, attaccante dell’Inter di ritorno dal prestito alla Cremonese, ha parlato del suo futuro.

ETO’O IL PIÙ FORTE – Queste le parole di Samuele Longo, attaccante dell’Inter tornato dal prestito alla Cremonese, ha iniziato ripercorrendo la sua carriera: «A Piacenza ero in prima squadra e a Genoa con la Primavera, poi un altro anno tutto all’Inter dove ho conosciuto il giocatore più forte che abbia visto: Samuel Eto’o. Ho imparato molto, e la mia carriera è praticamente iniziata in Spagna: Espanyol e Rayo Vallecano, Huesca, Girona, Tenerife».

CAGLIARI E FROSINONE«Sì, ma partivo sempre a partita iniziata e non è semplice far vedere quanto vali e in pochi minuti non è così scontato fare gol».

ESPERIENZA IN SPAGNA«Sono stato capocannoniere della squadra a Girona, abbiamo vinto il campionato, ho passato davvero un bel periodo. Anche all’Espanyol con Pochettino mi sono trovato bene».

DIFFERENZE TRA SERIE A E LIGA«Come cultura la differenza più grande è il modo di interpretare le partite. In Spagna si gioca per fare gol, per un attaccante è più divertente. In Italia ci si preoccupa di più di non prendere gol, un gioco più difensivo. Per questo a me piace di più lì».

INTER«Ho un contratto ancora per due anni. Lunedì inizio il ritiro con Conte. Sono contento, più che emozionato, credo di imparare moltissimo: è un grande allenatore, ha fatto bene ovunque, ne ho sentito parlare solo bene e quindi mi fa piacere essere allenato da lui».

SOGNO SEGRETO«Non sono vecchio, devo crescere come prima punta, recentemente non sono stato fortunato e ho ambizioni più grandi ancora. Alcuni infortuni hanno condizionato la mia carriera. Il mio sogno è l’Inghilterra, vediamo cosa offrirà il mercato. In Spagna però tornerei volentieri, lì mi conoscono bene e io sto bene».

INFORTUNI«Dopo l’Espaniol per un infortunio alla spalla ci ho messo più del previsto a ritornare. Sono passato a Verona e quando sono guarito c’era Toni che segnava gol a grappoli. Poi l’ultimo anno a Cremona con una sublussazione all’anca che ha richiesto di cure. Ma ora sono guarito ancora del tutto e sono pronto ad affrontare in pieno la nuova stagione».

NAZIONALE«Under 19, 20 e 21, esordio con Ferrara e ho fatto gol, poi con Mangia e Di Biagio. Dei miei compagni con la Nazionale non tutti sono in Serie A, non so dove in realtà giochino molti di loro. Però di una cosa sono convinto. La mia nuova carriera comincia ora, posso dare ancora molto a questo molto».

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