Mourinho nel giovedì appena concluso è stato presentato in conferenza stampa come nuovo manager del Tottenham. Il giornalista Bruno Longhi, intervenuto in collegamento con “Radio Sportiva”, ha categoricamente escluso che ci siano analogie fra gli Spurs e l’Inter del Triplete.
NON UGUALI – Secondo Bruno Longhi non c’è correlazione fra i nerazzurri di José Mourinho e il Tottenham attuale: «Le analogie non le trovo, per due motivi semplicissimi. Primo il Tottenham è arrivato in finale di Champions League, e l’Inter non c’era ancora arrivata. Secondo Mourinho ha fatto cose mirabolanti all’Inter, ma non dimentichiamo che la base era stata costruita da Roberto Mancini. L’Inter aveva vinto, il Tottenham no. Le analogie non ci sono, fermo restando che Mourinho rimane un big».
CAMBIAMENTI – Per Longhi ci sono caratteristiche che Mourinho può usare per esaltare il Tottenham: «Ai tempi dell’Inter lui aveva delle invenzioni. Non aveva un modulo di gioco precostituito su cui costruiva le vittorie: quando va a giocare sul campo del Chelsea improvvisamente ero venuto a sapere che c’era una quarta punta, contro il Chelsea di Carlo Ancelotti, oppure quando perdeva ne buttava in campo quattro o cinque. Lui esula dagli schemi dell’allenatore normale, non a caso si è autodefinitivo Special One».
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