Longhi: «Inter senza stimoli, non si corre più! Quest’anno squadra ibrida»
Longhi analizza la situazione dell’Inter, dopo le prestazioni sottotono disputate prima della sosta di Serie A. Il giornalista, ospite della trasmissione radiofonica “Il Processo Sportivo”, parla anche del mancato intervento della dirigenza in alcune circostanze.
DIFFICOLTÀ COSTANTE – Bruno Longhi traccia un chiaro quadro sulla situazione in casa Inter. Durante la trasmissione “Il Processo Sportivo”, sulle frequenze di Radio Sportiva, il giornalista afferma: «Per quanto riguarda l’Inter c’è un discorso da non sottovalutare. I punti li puoi trovare. Anche all’ultimo minuto, come è accaduto con il Lecce e con il Torino. Ma la costante dell’Inter è che è sempre in difficoltà con tutti gli avversari, tranne con il Viktoria Plzn che andava su ritmi di un torneo amatoriale. L’Inter è una squadra che non corre. I giocatori hanno perso gli stimoli dello scorso anno. Basta vedere quello che succede a centrocampo. Perdono tutti i duelli, vengono aggrediti da squadre tipo Udinese e Milan, forti fisicamente. Invece, fino allo scorso anno, l’Inter a livello fisico era preminente. Ora non lo è più. È chiaro che a sinistra Ivan Perisic non l’hai sostituito degnamente, anche perché un altro Perisic non c’è. Hai Romelu Lukaku (vedi focus) e questo vuol dire che hai preso un centravanti in più. Però questo significa anche che sei di fronte a una situazione ibrida. L’Inter deve giocare alla Inzaghi dello scorso anno, cioè cercando di palleggiare un po’ di più? O visto che ha Lukaku deve abbassare il baricentro e cercare di dargli la possibilità di scatenarsi nella metà campo avversaria? Anche questo è un punto di domanda sul quale non hanno dato risposte i dirigenti. O forse non hanno riflettuto o, forse, non hanno potuto fare altrimenti. A livello di nome parliamo di una grande squadra, ma dal punto di vista economico l’Inter è in seria difficoltà».