Longhi: “Icardi preferiva l’Italia? Se aveva offerte perché è al PSG?”
Bruno Longhi, giornalista “Mediaset”, è intervenuto oggi a “Radio Sportiva” per parlare anche dell’Inter di Conte e di Icardi. Non è mancato un riferimento anche a Barella e Sensi con Mancini che ha preferito il primo all’ex Sassuolo
RISARCIMENTO – Bruno Longhi ha iniziato il suo intervento a Microfono Aperto parlando di Mauro Icardi e della causa contro l’Inter: «La richiesta di risarcimento, dal punto di vista del giocatore, è legata al fatto che non sia stato trattato come gli altri giocatori. Io ho sempre avuto dei dubbi sul fatto che potesse spuntarla, perché è l’Inter a rimetterci tecnicamente dalla sua indisponibilità. L’Inter ha vinto la sfida, Icardi perde ma a testa alta perché va a giocare al PSG».
ICARDI PSG – Non è mancato un riferimento alle parole di Wanda Nara (QUI le dichiarazione della moglie/agente): «Ho letto l’intervista a Wanda, sostiene che Icardi sia quasi stato costretto ad andare a Parigi e che avrebbe preferito restare in Italia. Mi chiedo allora perché non abbiano accettato le offerte che erano arrivate…».
D’AMBROSIO – «È un giocatore che ti garantisce sempre il 6,5. Probabilmente il c.t. ha bisogno di eccellenze. In caso di defezioni, comunque, D’Ambrosio ci può stare. Tutti gli allenatori passati dall’Inter nelle ultime stagioni lo hanno sempre scelto».
ATTACCO INTER – «Lautaro può giocare anche prima punta, lo ha fatto l’anno scorso nell’Inter e lo fa anche in Nazionale. Il giocatore perfetto per i nerazzurri era Dzeko, ma l’Inter si è un po’ addormentata su questa trattativa. E’ arrivato Sanchez, giocherà chi è nella miglior condizione».
MERCATO INTER – «Ha rateizzato Lukaku, Sanchez è arrivato in prestito e per Sensi sono stati anticipati solamente 5 milioni. Marotta doveva rispettare i paletti imposti dalla società: ci è riuscito, e allo stesso tempo ha accontentato le richieste di Conte».
CENTROCAMPO ITALINTER – Longhi ha chiuso il suo intervento cercando di spiegare la scelta di Roberto Mancini contro l’Armenia. Il CT azzurro, al contrario di Antonio Conte, ha preferito Nicolò Barella a Stefano Sensi: «Probabilmente perché in un centrocampo con Jorginho e Verratti, Mancini aveva bisogno di un po’ di sostanza. Barella saprà farsi valere nel corso della stagione, ne sono convinto, è un giocatore di sostanza».