Milan-Inter, il ritorno di Vidal mette a rischio Eriksen? Le idee di Conte
Vidal ci sarà per Milan-Inter. Il cileno oggi si è allenato...
Marco Lombardo – giornalista del “Giornale” e tifoso interista -, ospite negli studi di “Aspettando il Weekend” su Sportitalia, analizza la situazione delle milanesi in vista del derby e dice la sua sul “caso talpa” che tiene banco in casa Inter, soprattutto dopo la conferenza di Conte
DERBY DELL’INCOMPLETEZZA – Niente frasi fatte per Marco Lombardo, che prova ad analizzare il tutto oggettivamente: «Milan-Inter arriva presto, queste partite importanti giocate molto all’inizio trovano le squadre non completamente a posto. L’Inter è un po’ più avanti del Milan come costruzione di squadra, però tutto può succedere. Non per essere scaramantici, effettivamente un derby alla quarta giornata è abbastanza strano, con squadre che vengono da situazioni diverse e c’è ancora qualcosa che manca alla costruzione. Sarà un derby diverso da quello giocato alla seconda giornata dieci anni fa. L’Inter parte favorita, è abbastanza evidente. La differenza rispetto all’ultima partita è che, per la prima volta, il Milan gioca contro una squadra che non giocherà per difendersi, avrà più spazi per giocare in velocità ed essere più pericolosa. La sensazione è un’esclusione di Lautaro Martinez, mentre Nicolò Barella dovrebbe giocare. Il centrocampo dell’Inter contro lo Slavia Praga è stato molle finché non è entrato Barella, che ha messo corsa, grinta e ritmo».
TALPA, STAI ATTENTA! – Lombardo non ha dubbi sulla volontà di voler fare “pulizia” interna: «Non so chi sia la talpa nello spogliatoio dell’Inter, forse ancora non lo sa nemmeno Antonio Conte, ma fossi in lei non sarei molto tranquilla… Alla fine la colpa ricade sempre sui giornalisti: noi abbiamo sempre molte colpe, ma se arriva la notizia di una lite nello spogliatoio… Può accadere ed è antipatico che venga fuori, ma con Conte l’antipatia diventa un fastidio su quale non si passa sopra. All’Inter è così da anni, deve migliorare su questo. Secondo me non ci sono passaggi lunghi tra una persona e l’altra, ma non è un giocatore. E comunque nel contesto aveva assolutamente ragione Romelu Lukaku con Marcelo Brozovic per come ha giocato in Champions League!».
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