Lombardo: “Conte sta con Marotta, ma non con un altro dirigente all’Inter”

Conte questo pomeriggio, in conferenza stampa, ha parzialmente corretto il tiro sulle parole dopo Borussia Dortmund-Inter. Secondo il giornalista Marco Lombardo, ospite di “Aspettando il weekend” su Sportitalia, c’è un destinatario delle sue parole che non è Marotta.

IL COLPEVOLE – Marco Lombardo trova una persona, all’interno della dirigenza dell’Inter, a cui si starebbe riferendo Antonio Conte: «Diciamo che questo discorso ha diversi aspetti. Uno è che l’uomo lo conosciamo, cioè non è la prima volta che perde la calma e arriva a dire qualcosa di troppo dopo una sconfitta. È vero che poteva dire queste cose anche dopo una vittoria, in parte l’allarme l’aveva lanciato. Lui dice “Io non ho additato nessuno”, non ha fatto nomi ma secondo me ci sono dei nomi e anche dei cognomi a cui lui sta pensando. La mia impressione, che non è suffragata da nulla, è che all’interno della società c’è qualcuno che pensa che queste parole non siano proprio sbagliate. Qualcuno molto vicino a Conte, che forse anche sopra qualcuno sta cominciando a capire. La mia sensazione è che, mentre Giuseppe Marotta sia con Conte, Conte non sia con qualche altro dirigente. Non ce ne sono molti, mi assumo la responsabilità della mia sensazione e ribadisco che non è una cosa che mi ha detto qualcuno. È una mia sensazione: non tutti nella dirigenza vanno d’accordo con le idee di Conte, poi magari mi sbaglio. Mi fa un po’ specie che un allenatore a un punto dalla Juventus perda le staffe così. Credo che sia lo sfogo sia la retromarcia siano sbagliate. Non è la prima volta che fa riferimento a questo, sappiamo quali sono i giocatori che gli mancano».

INFORTUNI – Lombardo si sposta sul campo: «L’assenza di Stefano Sensi si fa sentire da un po’, perché nonostante l’Inter vinca si sente che manca qualcosa a centrocampo. Manca fantasia, ma soprattutto un punto di riferimento che distolga anche gli avversari da Marcelo Brozovic. In queste ultime partite ha dimostrato di essere in ritardo di condizione, anche perché è costretto a fare un lavoro supplementare. C’è sempre un uomo su Brozovic, anche se contro il Borussia Dortmund è mancata lucidità. Se perdi palla, come sul secondo gol, in uscita è simbolo di mancata lucidità. L’assenza di Sensi ha condizionato il prosieguo di alcune partite, che l’Inter è riuscita a recuperare ma non è stata brillantissima. Anche contro il Borussia Dortmund all’andata ha vinto in maniera intelligente, ma non così bene. Sulle lamentele di Conte probabilmente è in quella zona di campo che manca qualcosa».