Lippi: “Inter in corsa per lo scudetto. Corso era una grande persona”
Marcello Lippi, ex allenatore di Inter, Juventus e campione del Mondo con l’Italia, intervenuto sulle frequenze di “Radio Anch’io Sport” ha detto la sua riguardo la ripresa del campionato di Serie A, la condizione fisica delle squadre viste in questi giorni
RIPRESA SERIE A – Marcello Lippi dice la sua riguardo la ripresa del campionato e la condizione fisiche: «Le squadre sono a buon punto, è impossibile che le squadre siano in grande condizione dopo questo periodo così lungo di attività a casa, potenziamento muscolare con i figli sulle gambe. È difficile. Le squadre che accusano in maniera minore questo fattore sono le squadre che mostrano compattezza, in difesa e non solo, così come il Napoli. Cinque sostituzioni? Favorevole in questo periodo, c’è da dosare le forze. Giocare una partita ogni tre giorni per un tempo abbastanza lungo è necessario. Alla ripresa del campionato mi sembrano troppe».
INTER – Lippi parla anche di Inter, in affanno contro la Sampdoria – soprattutto nel secondo tempo – ma che ha comunque recuperato punti dalla vetta: «L’Inter è pienamente in corso, anche se non c’è lo scontro diretto con la Juventus. Antonio Conte è uno che riesce, soprattutto in questi periodi, a trasmettere una carica eccezionale».
MARIO CORSO – Lippi ricorda Mario Corso: «Ho giocato contro di lui quando lui era all’Inter e ha fatto grandi successi. Una grande persona di una semplicità incredibile. Scarso feeling con la Nazionale? Sono giocatori questi che sono la genialità e la fantasia al servizio di una squadra che ha una sua organizzazione e ci metti la ciliegina sulla torta, e questa ciliegina diventa determinante».
SU SARRI – Lippi dice la sua riguardo le dichiarazioni di Maurizio Sarri e il feeling con la Juventus: «Penso che lui volesse dire che quando sei nelle grande squadre, l’opinione dei grandi calciatori ha una sua importanza. Anche io lo facevo. Probabilmente lui parla con il suo reparto offensivo piuttosto che imporla. Il feeling con la Juventus non è al top».