Ligabue: «Triplete Inter? In copertina Milito, ma vinto con un altro! Oriali…»

Luciano Ligabue, grande tifoso nerazzurro, si è concesso ai microfoni di Sky Arte in virtù di un documentario dedicato alla sua grande carriera da artista. Il cantautore ha parlato del triplete dell’Inter nonché della storica canzon “Una vita da mediano”
SCARAMANZIA− Ligabue ricorda la finale del 2010 a Madrid: «Ad ogni gol dell’Inter a San Siro mandano “Urlando contro il cielo“, ma nella notte di Madrid, misteriosamente, mandarono ‘Libera nos a malo’. Mi stupì . Quella sera l’ho preparata come una cosa di famiglia, mettendo in atto tutte le scaramanzie solite proprio quasi a voler tramandare tutta la passione, ma mio figlio Lenny si è addormentò a inizio secondo tempo. Io no».
MEDIANO − Poi Ligabue si concentra su una delle sue più famose canzoni: «“Una vita da mediano“? Non ero pronto, mi sentivo in colpa per il successo che stavo avendo. E allora è stato quasi un modo per chiedere scusa. “Sappiate che io corro, fatico”, volevo dire al pubblico. Chi conosce il calcio, sa che il mediano è l’ultimo ad accettare la sconfitta perché, almeno fino a pochissimo tempo fa e oggi forse un po’ meno, era quello che doveva contendere e proporre. Certo che senza Cambiasso, ad esempio, il Triplete non riuscivamo a vincerlo, anche se poi in copertina ci va Milito. Nella finale del Mondiale 1982, si osservi Oriali: si procura il fallo, guadagna tempo, mette tutto quello che ha e alla fine è campione del mondo. Ma Oriali è lui, lui è il mediano. Non io».