Lautaro: “Do tutto per l’Inter e l’Argentina, in Italia sto bene”
Lautaro Martinez ha concesso un’intervista al canale argentino TycSports in cui ha parlato del titolo conquistato dal “suo” Racing Martinez, della nazionale argentina e del suo lavoro con l’Inter e con Mauro Icardi
IL TITOLO DEL RACING- “L’ho vissuto come un tifoso, sentendomi parte di questo momento. Sono felice per i miei ex compagni, per gli amici che ho lasciato lì e ovviamente per tutta la gente del club che lo ha meritato. Si vede che il club sta crescendo, si lavora molto bene, con un allenatore che è molto chiaro: ha dato concretezza alla squadra, adesso bisogna andare oltre”.
TORNARE AL RACING IN FUTURO- “Forse un giorno potrei tornare e realizzare questo sogno che ho lasciato in sospeso, perché mi sarebbe piaciuto vincere qualcosa con il Racing. Ogni giocatore che va via, quando torna, torna al Racing perché è una famiglia. Uno sente la passione della tifoseria e della gente che lavora per il club”.
TUTTO PER LA NAZIONALE- “Sto recuperando questo infortunio che mi ha fatto perdere tre partite, deciderà l’allenatore, ma posso già accumulare dei minuti domenica per tornare a fare quello che stavo facendo in questo mese che ho giocato. Sono molto contento, io sempre cerco di dare il massimo qua all’Inter come lo facevo al Racing. Quando il tecnico della nazionale mette il mio nome nelle convocazioni è un onore, lavoro giorno dopo giorno per questo, all’Inter, per entrare nelle convocazioni della nazionale”.
IL RAPPORTO CON SAMPAOLI- “Ho parlato col medico, mi ha detto che il commissario tecnico stava parlando con lui del mio infortunio. Ovviamente bisogna essere preparati e attenti quando ci sono infortuni. Sampaoli? L’ho sempre rispettato, ma ci sono cose che non mi sono piaciute, ma è tutto passato. Ero felice di essere nella lista dei preconvocati, ci sono rimasto male a restare fuori, ma ho tifato come un argentino”.
IL RAPPORTO CON MESSI- “Lionel è il miglior giocatore del mondo, non c’è nessun dubbio. Cerco di apprendere tutto da lui e imparare da lui”.
MAURO ICARDI E LA NAZIONALE- “Dobbiamo dare il massimo tutti e due, lottare per una maglia sia all’Inter che per la Nazionale, ora dobbiamo pensare all’Inter e lo sappiamo. Abbiamo un buon rapporto ed è l’allenatore che fa le sue scelte, ma noi dobbiamo allenarci e lottare per una maglia”.
IL MOMENTO DI ICARDI- “E’ difficile per lui e per noi, è un momento difficile, ma sono cose che deve risolvere fuori dal gruppo e dallo spogliatoio, con la dirigenza. Noi dobbiamo restarne fuori, pensare alle partite e ad allenarci. Il gruppo sta bene, abbiamo una partita molto difficile a Frosinone, ma se vogliamo un posto in Champions dobbiamo vincere”.
UN BILANCIO DELLA STAGIONE ALL’INTER- “Il bilancio in generale non si può dire che sia positivo, ci hanno eliminato da tre competizioni, in Serie A siamo a molti punti dalla vetta e l’unico obiettivo è entrare in Champions. Dobbiamo lottare per questo, mancano 7 partite per dare il meglio. Il bilancio individuale, nel mio primo anno, ho fatto molti minuti in pre stagione, poi ci sono state decisioni dell’allenatore anche sul mio ruolo in campo e non le ho commentate, le ho prese come mio solito, allenandomi nel miglior modo possibile cercando di mettermi a disposizione della squadra. Ora ho giocato, ho segnato dei gol e credo sia un bilancio positivo”.
PENTITO DI ESSERE ANDATO IN ITALIA?- “La gente che mi conosce lo sa, quando ho deciso di lasciare il Racing ho preso la decisione perché sentivo che era il momento e in Italia sto molto bene, il club mi tratta bene, voglio raggiungere i miei obiettivi perché mi hanno insegnato questo”.
