La Russa: “Spadafora ha manie di grandezza, decide più Lotito! Serie A…”
La Russa, Vicepresidente del Senato e tifoso dell’Inter, è in collegamento con “Calcio Weekend Live” su Sportitalia. In relazione alla ripresa della Serie A ha fatto una sua proposta e ironizzato sulla Juventus nel caso in cui si dovessero definire le posizioni a tavolino. Poi, leggendo l’ultimo post di Spadafora, ha reagito smentendo le volontà del ministro.
RISCHIO RIDOTTO – Ignazio La Russa è dell’idea che lo scudetto in Serie A vada vinto solo sul campo: «Ci può stare che il campionato, oggi come oggi, non debba e non possa essere assegnato a nessuno, perché chiunque lo vincesse direbbe che è falsato. Però, quello che io voglio dire in termini scientifici, è che nessuno dice chiaramente che dai venti ai quarant’anni il tasso di letalità è 0.08. Per cui, voglio dire, ci sarebbe il rischio di un contagio ma come per una polmonite o altro. Io sono assolutamente a conoscenza dei dati scientifici, in base ai quali il rischio di letalità praticamente non esiste. C’è un rischio di contagio, ma per una malattia che fino a quarant’anni non ha fatto morire nessuno».
NO AL TAVOLINO – La Russa fa una sua proposta per concludere la Serie A: «Per finire il campionato e assegnarlo in maniera confusa ho dei dubbi. Se si riprende a giocare può starci, se non si riprende a giocare bisogna individuare le squadre per le coppe, ma non credo che la Juventus dopo aver tuonato per tanti anni (verso l’Inter per il 2006, ndr) voglia lo scudetto di cartone. Anche per la Lazio non sarebbe giusto. Ho una proposta da fare: se riescono ad andare avanti, quando sarà passato, meglio di nulla. Se non si riesce a riprendere il campionato, dopo tutto questo tempo che i giocatori sono stati fermi, un torneo che assegni lo scudetto fra le prime quattro sarebbe bello. Una specie di scudetto simbolico, ma che valga per gli annuari».
LA CRITICA – La Russa condanna l’ultima uscita del ministro (vedi articolo): «Non decide nulla Vincenzo Spadafora! Devono abituarsi: abbiamo chinato la testa per due mesi, adesso ritornano le regole costituzionali. I DPCM sono atti amministrativi, per i quali si può fare anche ricorso al TAR. La centralità non è nei DPCM, ma nei progetti che devono essere approvati dal Parlamento. Spadafora è un bravo ragazzo, ma ha queste manie di grandezza di decidere lui quello che succede. Ha altro da fare? È come se il calcio non fosse la terza azienda del paese, dimostra pressapochismo. Voglio parlare di calcio, ma non è possibile che giuridicamente possa essere Spadafora a decidere alcunché. Poi, se la sua maggioranza ascolta i consigli, viene in aula e mette d’accordo tutti, allora se ne parla. Ma Spadafora se ne faccia una ragione: non decide nulla da solo. Decide più Claudio Lotito di lui».