La Russa: “Serie A, solo una responsabilità. Altrimenti trucco del Governo”
La Russa non si fida del Governo sul tema Serie A. Il vicepresidente del Senato, in collegamento con “Sportitalia Mercato”, spiega perché ieri ha insistito sulle modifiche al protocollo sanitario di garanzia nella sua risposta al ministro Spadafora (vedi articolo).
MODIFICA NECESSARIA – Ignazio La Russa valuta il protocollo sanitario di garanzia e le insidie per la Serie A: «Una volta che ci danno le prescrizioni l’obbligo è di rispettarle. Non ci può essere una responsabilità per quello che succede, l’unico obbligo che le società devono avere è quello di rispettare le prescrizioni. Devono essere possibili, dico io, altrimenti chiudiamo il campionato e non se ne parli più, anziché sospenderlo dopo quindici giorni. Le società devono stare attente a rispettare le prescrizioni: quando viaggiano nei pullman devono avere le mascherine, invece che uno magari ne prendono due, chi guida deve aver fatto il tampone e si va a dormire in posti sanificati. Queste sono cose che deve fare la società, ma se ha rispettato tutto e uno dovesse ammalarsi non è responsabilità della società».
OCCHIO ALLA FREGATURA – Secondo La Russa c’è il rischio che il Comitato tecnico scientifico abbia messo paletti troppo grandi: «Sono prescrizioni eccessive. Noi stiamo liberando, facendo lavorare da adesso, milioni di italiani. Il Governo deve prescrivere i comportamenti, in maniera che possano essere rispettati. Altrimenti è un trucco per far finire la Serie A dopo due settimane che è ricominciata. I presidenti hanno l’obbligo di rispettare le prescrizioni: ci può essere una responsabilità se qualcuno non le rispetta, non se qualcuno si ammala. Ci si può ammalare in qualsiasi modo, i medici non possono avere responsabilità se non quella di rispettare le prescrizioni».