Joao Mario: “Inter, non c’era stabilità ma li rispetto! Ecco cosa volevano”
Joao Mario, giocatore in prestito dall’Inter alla Lokomotiv Mosca, dopo aver parlato ai microfoni di Marca (VEDI articolo), si è concesso ad un’altra intervista attraverso il sito ufficiale del club, tornando inevitabilmente a parlare ancora della sua esperienza in Italia.
IL CARTELLINO – Joao Mario torna a parlare dell’esperienza in Italia: «L’Inter ha pagato 40 milioni per me? Non riesco a determinare il mio prezzo, non lo assegno. Il club ha investito molto in me (riferendosi allo Sporting Lisbona, ndr), educato, cresciuto. Sono contento della valutazione. Ma per me, come giocatore, l’importo del trasferimento non è importante».
ESPERIENZA ALL’INTER – «In Italia, molta attenzione è rivolta alla tattica. Il giocatore non ha libertà, tutto dipende dal concetto di gioco e dalla rigorosa attuazione dei dettami legati alle tattiche. C’è anche una maggiore preferenza nei confronti del fisico e della lotta, piuttosto che dell’azione tecnica. L’Inter si aspettava da me più aggressività. Sfortunatamente, sono arrivato al club quando non c’era stabilità: mentre giocavo per l’Inter, sono cambiati quattro allenatori. È difficile dire obiettivamente quando ho deciso di andarmene. C’erano delle circostanze. Ma rispetto l’Inter, l’ufficio del club, l’intera squadra».
PAURA DELL’INTER? – «Ho ancora contatti con il club, non è passato molto tempo dalla mia partenza. Inoltre eravamo in quarta fascia e la squadra più difficile era l’Inter. Pertanto, ho detto ai giornalisti che speravo di non capitarla perché è troppo forte. È uscito il Bayer Leverkusen, ed è stato un buon sorteggio».