Inzaghi, esterni larghi e gruppo coeso. I grandi meriti in Benfica-Inter – TS
L’Inter batte con merito e forza il Benfica in Champions League. Il merito, come spiega Tuttosport, è di Inzaghi, che va a Lisbona preparato e con un idea di gioco vincente.
ESTERNI LARGHI – L’Inter batte, e abbatte, il Benfica nella sfida d’andata per i quarti di Champions League. Il merito va, in gran parte, al tanto criticato Simone Inzaghi, che parte per Lisbona con una ben precisa idea di gioco. L’edizione odierna di Tuttosport mette in evidenza le mosse preparate dal tecnico nerazzurro che lo hanno premiato in Benfica-Inter. Il segreto di Inzaghi sono stati gli esterni più larghi del solito e le sostituzioni giuste al momento giusto. Donando ampiezza a Denzel Dumfries e a Federico Dimarco, l’allenatore dell’Inter ha reso impossibile al Benfica, ritrovatosi privo di riferimenti ravvicinati, l’abituale fraseggio nello stretto. La mossa, oltre a disinnescare il pericolo Joao Mario, ha permesso ai centrali difensivi nerazzurri di inserirsi nello spazio interno libero. Emblematico, in questo senso, il cross di Alessandro Bastoni che conduce dritto alla rete dello 0-1 di Nicolò Barella.
COESIONE E CAMBI – A completare il disegno pensato da Inzaghi per Benfica-Inter ci ha pensato l’intera squadra che, compattandosi fra i reparti, è riuscita a contenere i rapidi scambi degli avversari. Particolarmente rilevante l’apporto di Barella e Henrikh Mkhitaryan, rientrati continuamente per aiutare in fase difensiva. E se uno dei temi più critici per Inzaghi sono le sostituzioni, a Lisbona il tecnico nerazzurro non può essere attaccato neanche per quello. I cambi in Benfica-Inter, oltre ad essere tempestivi, sono stati anche ponderati bene e non scontati. La mossa prevedibile era Romelu Lukaku al posto di Edin Dzeko e non anche Joaquin Correa per Lautaro Martinez. Eppure Inzaghi ha scelto – giustamente – di sostituire l’intero riparto offensivo, che fino a quel momento non aveva lavorato bene. Il merito, premiato dal raddoppio, è stato quello di aver tenuto conto dell’andamento della partita e di non aver effettuato cambi preparati preventivamente.
Fonte: Tuttosport – Stefano Scacchi