Inzaghi, dal quasi accordo con Lotito e il sì all’Inter: ecco come andò – CdS
L’edizione odierna del Corriere dello Sport questa mattina in edicola svela i retroscena della notte tra il 26 e il 27 maggio: dal quasi accordo tra Inzaghi e Lotito al sì all’Inter.
RETROSCENA – Simone Inzaghi a mezzanotte tra il 26 e il 27 maggio, non aveva ancora detto sì alla Lazio. Il contratto lo aveva firmato Lotito, non il tecnico, così come confermato anche dallo stesso Tare. Esistevano dei dubbi, e l’accordo per il rinnovo sarebbe stata una forzatura: in sede si era parlato dei progetti per la stagione entrante, della cessione già in cantiere di Correa e di come poter andare avanti. La proposta per il rinnovo fino a giugno 2024 prevedeva un aumento dell’ingaggio di 2,6 milioni più bonus. Simone, come riportato dal quotidiano romano, si era sentito tradito per primo arrivando a Reggio Emilia, per l’ultima di campionato contro il Sassuolo, perché aveva saputo di un incontro tra Lotito e Gattuso. Poi il famoso incontro di quel famoso mercoledì 26 maggio a Villa San Sebastiano che proseguì fino a notte fonda a Formello. L’Inter, intanto, aveva già avvisato Tullio Tinti, suo ex manager. Quella notte Inzaghi capì che era arrivato il momento di lasciare la Lazio e la mattina successiva, alle 9, la telefonata a Lotito che lo invitò a sua volta a presentarsi a Formello per il rinnovo, ma niente da fare: la decisione era già stata presa.
Fonte: Corriere dello Sport – Fabrizio Patania