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Inter, settore giovanile e club al Memoriale della Shoah di Milano

L’Inter ha chiuso due mesi infernali tra febbraio e marzo con la vetta che ora si trova a 6 punti di distanza. Ora c’è la sosta per ricaricare le pile e intanto, il club nerazzurro, si tiene attivo dal punto di vista sociale. Una parte del Settore Giovanile infatti si è recata al Memoriale della Shoah di Milano. 

RAPPRESENTANZA – L’Inter affronta la sosta, l’ultima della stagione, da terza forza del campionato di Serie A. I nerazzurri hanno ora due settimane per riordinare le idee e tornare in campo il più forte che mai. Intanto, in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della discriminazione razziale, una rappresentanza del Settore Giovanile si è recata al Memoriale della Shoah di Milano. Ecco il comunicato dell’Inter. «Una rappresentanza dei calciatori e delle calciatrici e degli allenatori del Settore Giovanile nerazzurro, oltre a un gruppo di dipendenti del Club, si è recata al Memoriale della Shoah di Milano. Il luogo – accanto alla Stazione Centrale – da cui partivano i treni che deportavano gli italiani di sangue ebreo verso i campi di concentramento, specialmente verso Auschwitz. L’Inter ha nella propria storia uno degli esempi più evidenti dell’ingiustizia e del dolore portati proprio dalla discriminazione razziale: Árpád Weisz, ebreo, ungherese di nascita, fu calciatore e poi allenatore della squadra nerazzurra. Ancora oggi è il più giovane allenatore ad aver conquistato lo Scudetto in Italia: lo fece nella stagione 1929/1930, in anni nei quali ebbe anche il grande merito di lanciare in prima squadra Giuseppe Meazza. Quando anche in Italia furono emanate le leggi razziali nel 1938 cercò di scappare con la sua famiglia il più lontano possibile. Ma nessuno di loro ebbe scampo, vennero deportati ad Auschwitz per non uscirne mai più. I valori dell’Inter sono sempre stati votati al rispetto, all’unione, all’essere famiglia: il no a ogni forma di discriminazione viene ribadita in maniera costante e naturale dal club nerazzurro. Per questo la connessione con questo luogo simbolo di Milano ribadisce in maniera netta la volontà di eliminare ogni forma di razzismo. I ragazzi e le ragazze del Settore giovanile e i dipendenti del club, insieme al CEO Corporate dell’Inter Alessandro Antonello e al presidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach, hanno anche assistito a un racconto teatrale che ha offerto un’ulteriore riflessione sui temi della discriminazione, delle disuguaglianze e delle persecuzioni a sfondo razziale».

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