Inter, ritiro a Lugano? Capo dicastero Cultura e Sport: “Ecco qual è il nodo”
L’Inter per il ritiro estivo, secondo indiscrezioni varie, potrebbe andare a Lugano. Il Capo dicastero cultura e sport della città di Lugano, Roberto Badaracco, parla ai microfoni di “TeleTicino” per fare il punto della situazione. Secondo quanto rivelato, il nodo sarebbe legato a duecentomila franchi. Di seguito le sue dichiarazioni
MASSIMA DISPONIBILITÀ – L’Inter per il ritiro estivo potrebbe scegliere la città di Lugano, come confermano le parole di Badaracco: «Siamo a massima disposizione ed abbiamo già concordato cosa possiamo dare. L’unico punto interrogativo è il campo principale, che verrà rifatto col nuovo manto erboso nelle settimane precedenti all’arrivo dell’Inter e quindi non sarà utilizzabile, ad eccezione forse per l’amichevole con il Lugano. Questo è definitivo. Dove potrebbe allenarsi l’Inter? Direi sui campi laterali B1 B2, che ora vengono utilizzati dal Lugano per gli allenamenti della Prima squadra e che sono sicuramente in ottimo stato e potrebbero dunque adeguarsi alle loro esigenze».
NODO ECONOMICO – Secondo quanto sostenuto da Badaracco, attualmente ci sarebbe un nodo finanziario: «Certamente quello finanziario è il nodo principale. Tutta questa faccenda funziona solo se reperiamo i fondi necessari per far venire l’Inter con un pacchetto vantaggioso di sponsorizzazioni. La città non sborserà un centesimo. Siamo stati molto fermi. Siamo disposti a dare le strutture e a fare di tutto per agevolare la permanenza e il soggiorno dell’Inter, ma non possiamo mettere a disposizione i soldi dei cittadini per ospitare una squadra seppur blasonata. Non ci sembra corretto dal profilo delle istituzioni e dell’utilizzo dei soldi pubblici».