L’Inter alla Procura: ‘La Digos sapeva tutto!’ Daspo agli ultras – CdS
L’Inter si dichiara apertamente innocente e parte lesa in merito all’inchiesta sugli ultras. La società è pronta a collaborare e poi rivela sulla Digos: “Sapeva tutto”. Intanto, stretta della Procura sugli ultras alla sbarra.
LA SITUAZIONE – L’Inter è pronta a collaborare per uscire (come sempre) pulita da questa intricata situazione giudiziaria. L’inchiesta ultras infatti va avanti. Ieri altro giro di interrogatori, con i capi ultras di Inter e Milan, rispettivamente Marco Ferdico e Luca Lucci, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Altra scena muta come quella già attuata mercoledì dai primi ultras ascoltati, tra cui anche Andrea Beretta. Oggi ancora interrogatori: oggi presente anche l’imprenditore dei parcheggi Gherardo Zaccagni. Intanto, in riferimento all’Inter: il club si dichiara innocente e parte lesa, ma al contempo è pronta a collaborare in tutto e per tutto con la Procura per risolvere questa faccenda. Lo stesso club ha, inoltre, fatto sapere che sui legami con la Curva, così come sull’assegnazione dei 1500 biglietti per la finale di Champions League la Digos sapeva già tutto.
Ultras Inter e Milan, la Procura mette alle strette: daspo per tutti
STRETTA – Intanto, arrivano i provvedimenti dal carcere da parte della Procura di Milano nei confronti degli ultras di Inter e Milan. Come sottolinea il Corriere dello Sport, è stata notificata la prima tranche di Daspo: sono 24 in tutto. E vanno dai 3 ai 10 anni. Il Daspo è una misura di prevenzione introdotta nel nostro ordinamento con la legge del 13 dicembre 1989 n. 401 per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi: prevede il divieto di accedere alle manifestazioni sportive.
Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno