Inter, Milan e il no alla ristrutturazione di San Siro: strategia! – CdS
Inter e Milan, ieri convocate a Palazzo Marino dal Sindaco Beppe Sala, hanno votato per il no alla ristrutturazione di San Siro. Ma c’è una strategia dietro, scrive il Corriere dello Sport.
DECISIONE – No alla ristrutturazione di San Siro: questa la decisione di Inter e Milan ieri convocate dal Sindaco Beppe Sala. La Beneamata, su rappresentanza di Alessandro Antonello (Ceo), Katherine Ralph e Carlo Ligori (membri del nuovo CdA di Oaktree), e il Milan, rappresentato dal solo Mattia Furlani (AD), hanno incontrato il primo cittadino di Milano comunicando la loro decisione. Ma al contempo, hanno avanzato anche tre proposte, come testimoniato poi dallo stesso Sala al termine dell’incontro. La principale è quella di costruire un nuovo impianto, sempre nell’area del Giuseppe Meazza. Ma dietro il no alla ristrutturazione di San Siro, scrive il Corriere dello Sport, c’è una strategia ben chiara, o meglio una doppia strategia condivisa.
I motivi dietro il no di Inter e Milan alla ristrutturazione di San Siro
STRATEGIA – Il nodo è sempre il solito: Milano può permettersi uno stadio, di fatto, non utilizzato? Il rischio è che possa fare la fine del Flaminio a Roma, giusto per fare un esempio. Facendo leva proprio su questo aspetto, Inter e Milan sperano di vincere la loro partita. Il no alla ristrutturazione nasconde una strategia: superare tutte le complicazioni burocratiche politiche, riduzione della tempistica e soprattutto abbassamento dei costi. Bisognerà comunque trovare l’incastro giusto, che ad oggi non è scontato. Al contempo, Inter e Milan sono state chiare: insieme solamente per costruire a San Siro, altrimenti strade separate. Una a Rozzano e l’altra a San Donato.
Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno