Inter, la lite tra ultras un regolamento di conti? Nuovi dettagli sul caso – CdS
Un altro tragico episodio ha sconvolto il mondo degli ultrà nerazzurri, lasciando sgomento l’ambiente della Curva Nord dell’Inter. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, nuovi dettagli riguardo la sparatoria avvenuta ieri mattina a Milano.
ALTRI DETTAGLI – Un nuovo episodio di violenza segna la tifoseria nerazzurra, con un drammatico omicidio che mette in luce legami oscuri tra criminalità organizzata e mondo ultrà. A meno di due anni dall’assassinio di Vittorio Boiocchi, storico leader dei tifosi organizzati, un altro omicidio scuote la tifoseria: ieri mattina, a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, il trentaseienne Antonio Bellocco è stato brutalmente ucciso da Andrea Beretta, quarantanovenne noto ultrà interista e stretto collaboratore del defunto Boiocchi. L’episodio è avvenuto nei pressi di una palestra, dove Bellocco, membro di una delle più potenti famiglie di ‘ndrangheta, ha avuto un acceso confronto con Beretta. Secondo le ricostruzioni, Bellocco è arrivato sul posto a bordo di una Smart, facendo salire Beretta nel veicolo. Quella che sembrava una conversazione come tante si è presto trasformata in tragedia.
Spari e coltellate: il caso
LE CONSEGUENZE – L’omicidio è stato subito oggetto di indagine da parte dei carabinieri, coordinati dal pubblico ministero di Milano Paolo Storari. Beretta, che è stato trasportato e piantonato presso l’ospedale San Raffaele, è ora accusato formalmente di omicidio. La pistola usata da Bellocco è stata ritrovata all’interno dell’auto, confermando la dinamica dell’accaduto. L’avvocato di Beretta ha dichiarato che il suo assistito si è difeso per non essere ucciso
Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno