Inchiesta ultras Inter e Milan, primi interrogatori: ecco cosa emerge – SM
Al via gli interrogatori per alcuni degli ultras di Inter e Milan finiti in manette per l’inchiesta sulle Curve. Di seguito gli ultimi dettagli emersi dagli ascolti.
INTERROGATORI – L’inchiesta della Procura di Milano sugli affari illeciti commessi dai maggiori esponenti delle Curve di Inter e Milan ha fatto emergere le azioni criminali perpetrate dagli ultras delle due tifoserie milanesi. Biglietti delle partite, il controllo di San Siro, dei parcheggi dell’impianto, della vendita delle bevande al suo interno. Solo alcune delle irregolarità emerse dall’indagine, oltre alle pressione rivolte direttamente a Inter e Milan e agli affari con le organizzazioni criminali. In diciannove sono finiti in manette e adesso dovranno rispondere davanti agli inquirenti, fornendo la loro versione dei fatti.
Inchiesta ultras, i leader delle Curve di Inter e Milan davanti ai magistrati
NOVITÀ – Sono iniziati gli interrogatori agli ultras di Inter e Milan arrestati nelle scorse ore. Il primo a comparire davanti ai magistrati, come spiega l’edizione odierna di SportMediaset, è stato Francesco Lucci, fratello del capo ultras rossonero Luca. Poi Andrea Beretta, esponente principale della Curva Nord nerazzurra, accusato di associazione a delinquere, oltre che dell’omicidio di Antonio Bellocco. Beretta, proprio come il resto degli ultras interrogati in queste ore, davanti alle domande degli inquirenti si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Prossimamente sarà il turno anche degli altri indagati e di alcuni tesserati di Inter e Milan. Nonostante attualmente i due club siano considerati parte lesa, infatti, alcune figure emerse nelle intercettazioni telefoniche dovranno rispondere alle domande delle forze dell’Ordine.