Icardi, futuro ancora incerto: Inter, ci sono delle possibilità – REP
Il quotidiano “La Repubblica” oggi analizza il futuro di Mauro Icardi, diviso tra Inter e Juventus. Lui intanto cambia casa, ma resta a Milano. Esclusa l’opzione estero, ci sono ancora delle possibilità che il centravanti argentino resti in nerazzurro sotto la guida di José Mourinho, o ancora con Luciano Spalletti. Diverso invece se a Milano sponda Inter dovesse arrivare Antonio Conte.
ICARDI, TRA MILANO E TORINO – “Icardi esclude di andare a giocare all’estero. L’attaccante argentino dell’Inter, salvo sviluppi al momento inimmaginabili, non valuta proposte fuori dall’Italia. Al momento vede il proprio futuro all’Inter o alla Juventus. Presto lascerà la casa in zona San Siro in cui vive, al fianco di diversi compagni di squadra, per un immobile che ha acquistato in zona Repubblica. A Milano, quindi. Ma abbastanza vicino a Torino da non costringere al trasloco la moglie/agente Wanda Nara e i figli in caso di trasferimento. Se l’Inter lo cederà alla Juve – in cambio di Dybala o di denaro – l’attaccante potrebbe ambire a un contratto lungo. Per uno o due anni dovrebbe convivere con Cristiano Ronaldo, per diventare in futuro il perno dell’attacco bianconero. Se inizialmente non dovesse essere titolare, non sarebbe un dramma: già all’Inter ha fatto panchina (l’ultima volta, sabato a Udine) a favore dell’amico Lautaro Martinez. Icardi, emotivamente legato all’Inter, non considera però la Juve come un destino inevitabile. Non esclude di restare.
CON MOURINHO – “La convinzione sua e di chi gli è vicino è che un posto in squadra lo avrebbe nel caso improbabile che in panchina tornasse Mourinho, tanto amato a Milano da tenere a bada la curva nerazzurra, che oggi lo insulta a ogni partita”.
ANCHE CON SPALLETTI – “Ma potrebbe restare anche con la conferma di Spalletti, che ne apprezza «la serietà negli allenamenti», fra i primi ad arrivare in Pinetina e fra gli ultimi ad andarsene. Fra i due regge un patto implicito: la priorità è entrare in Champions. L’incidente di febbraio – quando a Icardi fu tolta la fascia di capitano e si rese indisponibile a giocare per due mesi e mezzo – ha lasciato strascichi in spogliatoio. Ma i rapporti sono freddi, non apertamente conflittuali, con soli quattro giocatori, non tutti di origini slave. Un ruolo determinante nello stemperare la tensione lo ha avuto Nainggolan“.
CON CONTE – “Il timore di Icardi è che l’eventuale approdo all’Inter di Antonio Conte renderebbe tutto più complicato. Conte lo stima molto come giocatore, ma arrivando con la tara di ex juventino avrebbe forse meno appeal sulla curva per ricomporre la lite con l’argentino”.