Mario Corso, uno dei simboli della Grande Inter degli anni ’60, ha ricordato ai microfoni di inter.it come viveva le sue stracittadine
LA TENSIONE E IL VIAGGIO- “In ritiro ci ritrovavamo la sera prima della partita per uno spuntino post cena, un’eccezione alle regole che però ci faceva fare gruppo. Sul pullman il mio posto era sempre il primo sulla sinistra, nel tragitto chiudevo gli occhi e mi ritrovavo davanti a San Siro con i tifosi che ci aspettavano. I tre tocchi col piede sinistro sul primo gradino dello spogliatoio? Era una cosa che facevo sempre e direi che ha funzionato abbastanza. La tensione? Alla prima palla che girava spariva e si pensava solo alla partita”.
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