L’Inter ha ormai superato la ferita del 5 maggio 2002 e anche Gresko ha ormai messo in cantina i ricordi. L’ex difensore nerazzurro – intervenuto ai microfoni di “giornale.it” – ripercorre il suo errore ma dimostra di non avere alcun rancore nei confronti di chi lo accusa. Di seguito le sue dichiarazioni
CLIMA – L’Inter ha superato la ferita del 5 maggio 2002, giorno in cui Vratislav Gresko si rese protagonista in negativo: «Ricordo che fu una partita difficile, c’era un clima strano. Stavamo comunque giocando contro una grande squadra come la Lazio che si stava giocando l’accesso alla Coppa Uefa. Quella è stata una brutta giornata per tutti, forse doveva andare così. Tra l’altro in quell’annata abbiamo perso punti importanti contro il Chievo all’ultimo minuto, dove gli avversari riuscirono a pareggiare, e addirittura perdemmo in casa contro l’Atalanta. Ripeto, forse doveva andare così».
ACCUSE – Gresko fu tra i peggiori in campo di quella sfida contro la Lazio, ma le accuse non lo sfiorano più: «Devo dire la verità: i giornali, i media hanno massacrato un po’ tutti indistintamente. Per quanto riguarda i tifosi invece sono stato preso maggiormente di mira per il mio errore, ma penso che quella partita l’abbia persa tutta l’Inter e non solo un singolo calciatore. Tra l’altro per me quella era la terza volta che perdevo un tricolore all’ultima giornata. Mi successe in Slovacchia, poi in Germania, forse quella più bruciante con la maglia del Bayer Leverkusen e poi appunto con l’Inter. Se mi sento di dire qualcosa ai tifosi? No, non mi sento di dire niente in particolare. Sono felice perché dopo quegli anni difficili e bui l’Inter ha iniziato a vincere e a mettere trofei in bacheca: dai campionati, alla Champions League del 2010, sono molto felice per la società e per tutti loro».
RICORDI – Lo slovacco ha solo bei ricordi dell’Inter e dei suoi ex compagni: «Se qualche compagno di squadra mi diede la colpa? No, devo dire la verità. Molte volte il silenzio vale di più in quei momenti. I miei ricordi dell’Italia e dell’Inter? Belli, davvero. Grande paese, mi sono trovato molto bene anche all’Inter dove mi hanno trattato tutti bene. Sto anche notando come stia crescendo la società e questo mi fa piacere. L’anno scorso sono andato a far visita alla squadra a Vienna, durante la partita contro il Rapid in Europa League. Non posso che parlare bene dell’Italia e dell’Inter: ho ancora tanti amici nel vostro paese».
Fonte: ilgiornale.it – Marco Gentile
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