Graziani: “Inter-Juventus, in palio il prestigio ma oggi non cambia nulla”
E’ arrivato il grande giorno di Inter-Juventus. La partita di questa sera è ovviamente l’argomento principale di “Sport Mediaset XXL” con ospite in studio l’ex calciatore e allenatore Ciccio Graziani che ha fornito le sue impressioni sul big match di questa sera
NON CAMBIA NULLA – «Ha ragione Sarri, qualsiasi risultato stasera non cambia in prospettiva la possibilità di dire che uno è superiore all’altro, certo che se dovesse vincere l’Inter va a 5 punti e dopo 7 partita diventa già un vantaggio ragguardevole, ma fino alla prossima primavera non succederà nulla. Antonio lo conosciamo, è un focoso, è più personaggio di Sarri, vive la partita in maniera diversa».
IN PALIO IL PRESTIGIO – «Non ci sono solo i punti, c’è il prestigio, stasera c’è un pezzo di tutta Italia e non solo collegata a questa partita e vale molto anche per l’immagine dei calciatori stessi, questa è una delle partite che contano. Andare a Barcellona e fare quel tipo di partita dà autostima ed entusiasmo, è un segnale di grandissima crescita, perché è un segnale di qualità perché quando giochi bene qualche volta perdi ma alla lunga vinci. Lukaku e Lautaro mi convincono, anche il fatto che Antonio giochi a cinque in mezzo perché D’Ambrosio e Asamoah danno contributo in fase di non possesso, se riesce a prendere possesso del centrocampo può mettere in grande difficoltà la Juve».
JUVE PIU’ PRONTA? – «Non c’è dubbio, loro sono abituati a giocare grandi sfide, in trasferta gli cambia poco e hanno una mentalità che altri non hanno. Abbiamo una squadra ben organizzata come l’Inter e una di qualità stratosferica, bisognerà capire i ritmi perché se la Juventus gioca lenta l’Inter ne approfitta, deve sfruttare la velocità e le qualità dei singoli che possono vincere la partita».
LUKAKU ALLA PRIMA – «Per Lukaku questo è il primo vero big match italiano, sente la pressione che c’è intorno a questa partita e vedremo cosa combinerà, ma più che Lukaku penso che Lautaro possa essere determinante, è uno di quei calciatori che può mettere in difficoltà la difesa della Juventus, dà meno riferimento, è scattante».
LA SFIDA SENSI-PJANIC – «Sono un po’ diversi, Sensi è più mezz’ala, Pjanic è un costruttore di gioco, sbaglia pochissimo, tocca molti palloni. Se potessi dare un consiglio a Sensi gli direi di guardare spesso Pjanic che avrà grandi vantaggi nella sua carriera».