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Gravina: “Super Champions? Primo progetto inaccettabile. Ora l’UEFA…”

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Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista alla “Gazzetta dello Sport” dopo il meeting di Budapest tra le Federazioni e la UEFA sulla nuova Super Champions che vorrebbe premiare – a partire dal 2024/2025 – più il merito storico rispetto ai risultati acquisiti in campionato. Queste le sue parole

INCONTRO – «È stato un primo passo, ha fatto chiarezza su un punto che ci stava molto a cuore, la collocazione delle partite di coppa. Ci è stato detto che qualunque cosa accada, non sbarcheranno mai nel weekend. Sul resto, non sono state date indicazioni altrettanto precise, ma come ha sottolineato più volte Ceferin, siamo all’inizio del percorso».

COMUNICAZIONE – «Diciamo che in questi mesi l’Uefa non ha brillato per comunicazione interna. La Figc, come tante altre federazioni, non era stata minimamente coinvolta prima di questo appuntamento. Abbiamo dovuto raccogliere le informazioni qua e là, e per for- tuna qualcuno ci ha messo sulla buona strada. Peccato, perché noi italiani oltretutto siamo ben rappresentati in Uefa, ma non ci è mai stato comunicato nulla, nonostante le occasioni non siano mancate».

TENSIONE – «A Budapest ho trovato un clima teso, come il tenore di certi interventi. Ceferin si è detto stupito degli allarmismi delle ultime settimane, ma credo siano stati l’effetto delle comunicazioni soltanto ufficiose circolate nelle settimane precedenti. Bene ha fatto il presidente della Uefa a coinvolgerci ufficialmente, mi dispiace invece che chi ne aveva la responsabilità non lo abbia fatto precedentemente».

PROGETTO – «I presupposti iniziali del nuovo progetto erano inaccettabili. Però è già cambiato qualcosa rispetto alla versione più strong, ma non è ancora sufficiente. Al netto della collocazione delle partite di Coppa, di cui non voglio nemmeno discutere, la questione che deve starci più a cuore è la difesa del merito sportivo. Qui la discussione è aperta. Mi sembrava che nelle bozze circolate prima di Budapest si parlasse di un coefficiente storico in base al quale regolare l’ingresso nella competizione dal 2024, e di un sistema sostanzialmente chiuso. Venerdì su questo punto sono stato rassicurato, mi è stato detto che i piazzamenti nei campionati continueranno a determinare l’ingresso nelle tre coppe europee, magari non nei numeri attuali, ma insomma non spariranno».

Fonte: La Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano.

Pubblicato da
Crescenzo Greco
Tag: inter

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