Giovanni Storti: «Ipoteca scudetto? Meglio di no. Triplete, che emozione»
Giovanni Storti del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo nonché tifoso dell’Inter, ha parlato della squadra nerazzurra e non solo
PASSIONE – Queste le parole di Giovanni Storti del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo nonché tifoso dell’Inter, in collegamento con gli studi di “Sky Sport 24”. «Siamo tutti e tre interisti e cerchiamo sempre di inserire sempre qualcosa dell’Inter e del calcio in onore alla nostra squadra e alla nostra passione».
STADI CHIUSI – Giovanni Storti sulle partite a porte chiuse (e anche i teatri chiusi). «È triste, non capisco come i giocatori riescano a trovare l’energia perché io la metto in parallelo ai teatri. Come fai a fare uno spettacolo senza pubblico? Lo può fare, ma l’energia la devi trovare faticosissimamente. E penso che per i calciatori sia lo stesso. Gli sembrerà sempre una partita di allenamento, però devono trovare una grinta che il pubblico ti dà».
INTER-GENOA – Giovanni Storti su Inter-Genoa di oggi. «Io spero che l’Inter giochi con la formazione che ha giocato contro il Milan e spero che il Genoa faccia un errore clamoroso ed entrino in dieci…».
SCUDETTO – Giovanni Storti sulla possibilità che l’Inter vinca lo scudetto quest’anno. «Seria ipoteca sullo scudetto se oggi l’Inter batte il Genoa? Sì, potrebbe mettere una seria ipoteca, ma come sai le ipoteche sono pericolose perché poi rischi di perdere la casa. Quindi è meglio non fare ipoteche. Meglio tenere quello che c’è e guardare quello che c’è».
TRIPLETE – Giovanni Storti sull’anno del Triplete, da lui vissuto con grande partecipazione emotiva. «Io ero a Madrid con amici. Fu incredibile, una gioia strepitosa. Vedevo attorno a me gente piangere copiosamente. Un’emozione molto forte e, stranamente, lì ero arrivato allo stadio ed ero sicurissimo che l’Inter avrebbe vinto. Poi ho rivisto la partita invece in tv e ho visto che comunque hanno avuto tante occasioni anche gli altri ed era molto pericolosa quella partita. Però avevo quella sensazione. Adesso non ho ancora quella sensazione».