Gasperini è stato intervistato dal quotidiano “Il Corriere della Sera”. L’allenatore dell’Atalanta, per l’ennesima volta, è tornato a criticare la sua esperienza all’Inter nella parte iniziale della stagione 2011-2012 (chiusa con un pareggio e quattro sconfitte) e il poco tempo che gli è stato dato.
TRAGUARDO RAGGIUNTO – Gian Piero Gasperini parla della Champions League conquistata con l’Atalanta al termine della propria stagione, e non certo con una big: «È innegabile che dia ancora più soddisfazione, abbiamo ottenuto un punto più del Milan e siamo arrivati alla pari con l’Inter. Non siamo stati i più forti ma i più bravi. Abbiamo chiuso terzi, dietro Juventus e Napoli, e ottenuto la finale di Coppa Italia».
PASSATO CHE RITORNA – A Gasperini, come al solito, viene chiesto del suo brevissimo passaggio all’Inter, durato tre mesi da giugno a settembre 2011, chiedendogli se con l’esperienza attuale avrebbe potuto fare meglio: «Non saprei, di certo in quel momento la squadra era in difficoltà e ha continuato ad averne anche dopo il mio esonero. Forse anch’io sono uscito più forte da quella esperienza. Di certo mi ha dato motivazioni per dimostrare che si erano sbagliati sul mio conto. Fu più un passo falso dell’Inter che mio».
LOTTA PER IL VERTICE – Gasperini parla anche di chi può vincere la Serie A: «La Juventus numericamente e qualitativamente resta la squadra più forte. Vorrei sperare che il Napoli e l’Inter le possano creare problemi. Con Maurizio Sarri penso che i bianconeri siano andati alla ricerca di un plus che possa far vincere la Champions League. Altrimenti, dopo otto scudetti, sarebbero rimasti con Massimiliano Allegri».
Fonte: Corriere.it – Monica Colombo, Matteo Magri
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