Garzya: «Inter in corsa scudetto. Calhanoglu? Sbagliato provocare curva»
Luigi Garzya ha parlato di vari temi legati al campionato. Tra questi, quello relativo all’Inter, nonché l’esultanza di Calhanoglu. Qualche battuta sull’Italia
SCUDETTO − Il parere di Garzya su Inter e Juventus: «C’è ancora margine per alcune squadre, penso magari all’Inter. I nerazzurri pagano un po’ gli addii di Romelu Lukaku e Achraf Hakimi, che sono stati i trascinatori della squadra nell’era Antonio Conte. C’è stato un piccolo ridimensionamento societario, ma credo che la squadra di Simone Inzaghi non sia ancora fuori dai giochi. Discorso diverso per la Juventus: i punti di distacco dalla vetta sono ormai troppi e arriverà tra l’altro il momento in cui i bianconeri si concentreranno esclusivamente sulla Champions League».
CALHANOGLU − Sull’esultanza del turco nel Derby, queste le parole di Garzya: «Esultare ci sta, è lecito. Non mi è piaciuto però che sia andato a provocare la curva avversaria, anche perché fino a tre mesi prima era la stessa sotto la quale andava ad esultare. Se il turco ora è all’Inter lo deve anche al Milan e ci vuole un minimo di rispetto verso la maglia e verso i tifosi che lo hanno sostenuto in passato. Per il resto lo capisco, è un professionista e deve fare le scelte migliori per la sua carriera».
ITALIA − Quanto alla Nazionale, Garzya ha citato anche due giocatori nerazzurri: «Intanto ho conosciuto persone straordinarie nello staff azzurro: penso per esempio a Chicco Evani, col quale ancora mi sento e tanti altri. Ho avuto la fortuna di lavorare con l’Under 20 e di vedere passare tanti i giocatori che oggi sono in Nazionale maggiore. É un orgoglio per me averli visti crescere per poi affermarsi coi club e con la squadra di Roberto Mancini. Prendi Nicolò Barella, Federico Dimarco e Federico Chiesa: agli inizi avevano un po’ di difficoltà, poi ora li vedi e ti accorgi che stanno diventando dei campioni. Sono soddisfazioni».
Fonte: Football news.24