Galante: «Ho visto lavorare Ausilio all’Inter, è lo scudetto della programmazione»

Galante – ex difensore dell’Inter -, ospite negli studi di “Pressing Serie A” su Italia 1, analizza i meriti nella vittoria dello scudetto, specificando l’importanza di alcuni ruoli-chiave. Da Ausilio a Eriksen, passando per Conte e Lukaku
SAGGIA PROGRAMMAZIONE – Si schiera tra i tifosi dell’Inter in quanto ex Fabio Galante, che può esultare: «Torniamo a festeggiare, finalmente! Quando si vince, i meriti sono di tutti. Al di là di Antonio Conte, che ha voluto fortemente Romelu Lukaku – che è stato un giocatore fondamentale -, questo è stato lo scudetto della programmazione. Conte resterà perché vede sicuramente una società in crescita. Ho fatto scouting tre anni fa all’Inter quando c’era Luciano Spalletti e ho visto come lavora Piero Ausilio, che ha preso Alessandro Bastoni dalla Primavera, Lautaro Martinez in Argentina e Stefan de Vrij a parametro zero. Il giocatore più decisivo per lo scudetto? Dico Lukaku ma vorrei sottolineare Christian Eriksen, perché lì si è vista la mano dell’allenatore. L’ha gestito bene ed è stato bravo anche lui ad accettare molte esclusioni. Ma Conte poi l’ha saputo rivalutare, dimostrando di avere in mano il gruppo». Questo il pensiero di Galante, che conosce molto bene alcune dinamiche all’interno dell’ambiente nerazzurro.
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