Gabigol: «Inter spina nel fianco, non volevo più giocarci! Aveva due gruppi»
Riecco Gabigol. L’attaccante, ora al Flamengo, nel corso della trasmissione Podpah ha sparato a zero sulla sua infruttuosa esperienza all’Inter nella stagione 2016-2017, parlando di problemi nella gestione del gruppo.
BOICOTTATO? – È un vero e proprio fiume in piena Gabigol quando gli si chiede della sua esperienza in Europa: «Grazie a Dio ho sempre fatto i miei gol. Sono andato in Europa e non giocavo, sia quando stavo bene sia quando stavo male. Ero molto tranquillo al Santos, non volevo andare via: ero titolare, avevo diciotto anni, segnavo spesso. Poi è arrivata l’Inter che ha fatto la sua proposta: era molto buona per me, fu decisiva. Era un ambiente nuovo Milano, una nuova cultura. Ho appreso molto lì, mi piace tanto Milano. Ma lì dentro all’Inter c’erano due gruppi, un lato cinese e uno italiano. I cinesi mi avevano preso, gli italiani non mi volevano. Non è solo colpa loro, anche mia».
ESPERIENZA FALLIMENTARE – Gabigol non andò meglio nella stagione successiva: «La cosa incredibile è che sia all’Inter sia al Benfica mi sono sentito bene negli allenamenti, ma non ho mai giocato. Quando giocavo erano pochi minuti, senza continuità. Non mi lasciavano giocare: una volta facevo cinque minuti, l’altra non entravo. Sono andato al Benfica perché non volevo più giocare nell’Inter. Era come una spina nel fianco: non giocavo e non mi lasciavano andare via. Sono rimasto un anno lì, ne avevo diciotto e volevo andare dappertutto tranne che all’Inter. Lì ho avuto l’opportunità del Benfica, dove non ho avuto spazio ma sono riuscito a comprendere molto. C’erano giocatori che erano degli idoli, che mi hanno aiutato».