Florentino Pérez: «Superleague in standby. Ai dodici club: chi esce paga»
Florentino Pérez, intervenuto a El Larguero della Cadena Ser, una radio spagnola, ha parlato del progetto Superleague specificando ancora la sua stabilità, e i contratti firmati dai dodici club fondatori.
UN ERRORE – Florentino Pérez ha raccontato di quanto successo nelle ultime quarantotto ore: «Sono un po’ triste e deluso perché lavoriamo al progetto Superleague da tre anni. Non ho mai visto tutta questa aggressività da parte del presidente UEFA, ci ha sorpreso tutti. Qualcuno del gruppo inglese inoltre non aveva molto interesse, e questo penso abbia contagiato anche gli altri club. Tutti e dodici i club hanno firmato un accordo vincolante, ma credo a questo punto che nessuno sia mai stato molto convinto. Hanno iniziato una campagna “contro la fine del calcio” ma in realtà abbiamo lavorato affinché questo potesse sopravvivere. Di sicuro ci siamo sbagliati su qualcosa».
PROGETTO – Il presidente del Real Madrid tiene a precisare che il progetto Superleague resta comunque valido: «Il progetto della Superleague c’è, è in standby. Esiste ancora. Juventus e Milan ci sono. Chi pensa che la Superleague è morta, si sbaglia! Continueremo a lavorare per migliorarla. Chi esce dalla competizione paga, ma nessuna è stata ancora pagata perché non sono ancora andati via. Non si può uscire in questo modo, i contratti sono vincolati».
CAMBIO FORMAT – Florentino Pérez conclude parlando di un possibile cambio format: «Nuova Superleague? I club fondatori della Superleague sono aperti a negoziare un nuovo format, entreranno come sempre Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid. In Italia Milan, Inter, Juventus e forse anche una quarta».