Ferron: «Radu? Errore tecnico. Ruolo cambiato: coinvolti con pregi e difetti»
L’Inter doveva vincere contro il Bologna per prendersi la vetta della classifica ma l’errore di Andrei Radu ha compromesso tutto. Sul tema dei portieri e la costruzione dal basso ha parlato il preparatore dei portiere dell’Italia Under 19, Fabrizio Ferron.
CAMBIAMENTO – L’Inter ha perso a Bologna complice anche l’errorraccio di Radu su rimessa laterale di Perisic. I nerazzurri ora devono ripartire dall’Udinese. Sul tema dei portieri e la costruzione dal basso si è espresso Ferron, preparatore dei portieri dell’Italia Under 19. Ecco la sua intervista al Corriere dello Sport. «Radu? La costruzione dal basso non va presa in esame: è solo un errore tecnico. Quando capita, il problema è che la porta si trova subito dietro: insomma, il baratro è lì. Traumatico scendere in campo dopo tanto? In generale, e il concetto va esteso a tutti i giocatori, è solo il campo a dare continuità. La miglior palestra è sempre l’avversario. Sono i tempi della gara a fare la differenza. Lo studio delle situazioni tramite i video è molto importante, però poi la partita sa dare emotività e motivazioni che servono. Ruolo del preparatore cambiato? Lo impongono le logiche del calcio. Ci sono due fasi diverse dell’allenamento: la prima riguarda noi con un discorso più tecnico e analitico, poi c’è il piano-gara. Lì rientra la tattica condotta dall’allenatore, con i tempi e gli spazi che ha la squadra. A quel punto subentrano le idee tecniche in funzione dei giocatori che si hanno. Portieri sempre più coinvolti? È tutto più diretto: la manovra non si sviluppa solo in verticale con la palla lunga sull’attaccante come avveniva prima. Il portiere diventa un uomo in più, e ogni squadra tende a fare questa costruzione. Per noi il lavoro è cambiato molto: si partecipa all’azione con pregi e difetti. E i relativi rischi presi. Poi è chiaro che certe scelte si fanno al momento. Tante volte vediamo il difensore giocare la palla all’indietro, creando difficoltà al compagno. In alcuni casi succede che il pallone salti mentre si sta calciando, e lo svarione è questione di un attimo. Portiere un punto debole senza buoni piedi? Diciamo che l’attenzione e la lente d’ingrandimento il portiere ce l’ha subito addosso. Però a turno hanno sbagliato tutti. Col tempo i portieri hanno saputo adattarsi. Restando nella normalità. Bisogna tenersi lontano dagli eccessi, in un senso o nell’altro. Proprio perché queste situazioni possono capitare, e l’errore di un portiere risalta di più».
Fonte: Corriere dello Sport – Adriano Ancona