Ferri: “L’Inter ha dato una certa impressione. Lukaku e Lautaro Martinez…”
Riccardo Ferri ieri era al Meazza per Inter-SPAL, e ha assistito dal vivo al sorpasso sulla Juventus. L’ex difensore è intervenuto in collegamento con “Maracanà” su “TMW Radio” e ha parlato del rendimento di squadra e degli attaccanti Lukaku e Lautaro Martinez.
PROSSIMO AVVERSARIO – Riccardo Ferri, all’indomani del primato, guarda alla prossima partita: «La Roma ha avuto un pochino di difficoltà all’inizio, poi si è ritrovata con un allenatore nuovo. Ha sempre dato filo da torcere sia a San Siro sia all’Olimpico, ma penso che la cosa importante sia avere la certezza di come si va in campo, degli obiettivi individuali e di squadra. Credo che l’Inter abbia dato quest’impressione in campionato, ma anche nelle partite importanti in Champions League. È una squadra pericolosa e ha giocatori che fanno la differenza, però comunque c’è la consapevolezza di quello che devi fare. C’è un gruppo, c’è senso di consapevolezza e c’è entusiasmo. Ieri c’erano oltre sessantamila spettatori a Inter-SPAL, c’è grande entusiasmo e una situazione che si vive all’esterno molto forte. Questo è un grande lavoro della dirigenza che ha alzato l’asticella, mi riferisco ovviamente a Giuseppe Marotta e Antonio Conte».
ATTACCANTI – Ferri si sposta su Romelu Lukaku e Lautaro Martinez: «Credo sia difficile pensare che uno possa essere più importante per l’altro o viceversa. Credo sia stato fatto un lavoro importante, è stata fatta una scelta lo scorso anno prendendo una posizione su Mauro Icardi. Si è cambiato dal punto di vista tattico, questi erano due giocatori che indubbiamente non si conoscevano. Hanno lavorato molto per coesistere, le prime partite magari sembravano due corpi estranei ma, col lavoro quotidiano, oggi si trovano e si compensano molto. Hanno qualità spiccate, quando parlo di forza non mi riferisco solo a Lukaku ma anche a Lautaro Martinez, che ha una capacità fisica di resistere agli urti notevole. Ha più fantasia di Lukaku, che quando sei in difficoltà gliela butti là e fa salire la squadra. Protegge la squadra, non la fa prendere mai: se cerchi lo sforzo fisico lo perdi in partenza».