Ferri: “Inter, Eriksen adesso può essere un vantaggio! Lo sprint finale…”
Inter Calling Legends, format di “Inter TV”, ha visto come protagonista Riccardo Ferri. L’ex difensore nerazzurro parla di questa ripresa di campionato, delle difficoltà che ci potranno essere e di Eriksen. Di seguito le sue dichiarazioni
ANALOGIE – A Inter Calling Legends è intervenuto Riccardo Ferri. L’ex difensore dell’Inter parla della ripresa del campionato e delle analogie con un Mondiale: «Facevo l’analogia con un Mondiale di calcio, ma ci sono sicuramente alcune analogie ma anche tante differenze. Noi al Mondiale abbiamo preparato le partite dopo un campionato giocato e dopo un piccolo stop di riposo e scarico. Poi abbiamo ripreso la preparazione, quindi c’era tutta una cosa molto omogenea.
VANTAGGIO – Per Ferri potrebbero esserci delle difficoltà ma anche qualche vantaggio per l’Inter: «Qui si tratta di uno stop inaspettato, di una ripresa inaspettata, di una preparazione frammentaria e di situazioni diverse. È chiaro che viene da ipotizzare che ci sarà tanto turnover che magari in altri finali di campionato poteva non esserci o quantomeno sarebbe stato limitato. Qui ad oggi ci sara la possibilità di recuperare giocatori in ritardo con la preparazione. Mi viene da pensare per esempio a Christian Eriksen, che aveva giocato poco, era arrivato a campionato in corso e aveva trovato un ritmo elevato. In questo momento potrebbe mettersi in linea con gli altri».
SPRINT – Per finire Ferri rivolge un pensiero ai tifosi: «Qualche piccolo vantaggio ci può essere, ma anche le difficoltà di fare lo sprint finale. Ci troviamo tutti a rincorrere e recuperare dei punti e non sai poi che tipo di squadra trovi. Se la trovi pronta, se è in difficoltà dal punto di vista fisico o se magari ha avuto all’interno qualche ragazzo colpito da Coronavirus. Tutto è un po’ un’incognita ma la curiosità è tanta, anche se a mio avviso manca un 50% che è la cornice di pubblico che allo stadio è determinante. Con gli spalti vuoti diventa davvero difficile trovare le emozioni che si trovano con il pubblico che fa da cornice».