Ferri: “Figuraccia Inter, ma non trauma da cambiamenti! Spalletti da 20 anni…”
Riccardo Ferri – ex difensore dell’Inter -, ospite negli studi di “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco” su Canale 5, non è d’accordo con chi sostiene che il risultato di Napoli sia figlio delle troppe notizie uscite negli ultimi giorni sul futuro di Spalletti e spiega perché il gruppo deve motivarsi in vista dell’Empoli
INTER BEN FOCALIZZATA – A differenza degli altri, Riccardo Ferri chiede di concentrarsi solo sul presente anziché sui progetti futuri, anche perché dal piazzamento in campionato può dipendere il nome del prossimo allenatore: «I giocatori non sono così traumatizzati da questa situazione, giocano in una grande squadra come l’Inter, devono essere abituati a subire questi spostamenti. Se giochi contro un grande Napoli senza le motivazioni giuste, vai incontro a delle brutte figure: l’Inter ha fatto una brutta figura. All’andata mi impressionò il modo in cui l’Inter prese possesso del campo, invece stavolta è caduta. Luciano Spalletti allena da vent’anni in Serie A: figuriamoci se uno come lui si può fare influenzare dalle voci dei cambiamenti… C’è l’obiettivo di arrivare in Champions League, che purtroppo dipenderà solo dall’Inter, che se vince contro l’Empoli si qualifica automaticamente. Spalletti e i suoi collaboratori sono stati e sono tuttora grandi professionisti, questa è una cosa importante: la società e tutto lo staff sono focalizzati al raggiungimento di questo obiettivo. Fa parte della storia, un allenatore che si siede su una panchina simile deve mettere in conto che, se non arrivano i risultati, può succedere questo. Non lo dico per fare l’aziendalista, ma in questo momento è giusto difendere Spalletti fino al fischio finale di Inter-Empoli e poi capire cosa fare, se l’Inter è in Champions o meno… Sicuramente ci sarà un Piano A e un Piano B, tra Antonio Conte e Massimiliano Allegri sinceramente io sarei in difficoltà: conosco entrambi, sono più amico di Conte rispetto ad Allegri, ma li stimo tanto e sono due allenatori vincenti, anche se arrivano all’obiettivo in modi diversi».
