Ferri: «Correa più estroso, ma ha bisogno del gol! Ecco dove si deciderà»
L’Inter alle ore 21.00 scende in campo a San Siro contro il Milan nel derby valevole per le semifinali di ritorno di Coppa Italia. Riccardo Ferri – ospite negli studi di Sport Mediaset -, prova a capire dove può svilupparsi la partita e che peso può avere in ottica campionato
GIOCATORE RITROVATO – L’Inter e il Milan si sfidano nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Secondo Riccardo Ferri, il Franck Kessié attuale è diverso da quello visto nell’ultimo derby di campionato: «Era un altro Kessié, quello di oggi è sicuramente un giocatore ritrovato dal punto di vista fisico. Dal punto di vista della quantità sarà uno scontro di altissimo livello quello con Brozovic. La partita si giocherà molto sulle fasce, Saelemaekers ti copre molto il campo mentre Darmian e Skriniar dovranno in teoria fermare Theo Hernandez e Leao».
PARTITA CHE CONTA – E sulla presenza di Joaquin Correa dal 1′, Ferri afferma: «A questo punto della stagione penso che il minutaggio di entrambe le rose sia a buon punto, ci sono giocatori pronti anche se hanno giocato poco nell’arco della stagione. Correa ha bisogno di trovare il gol ma dà meno punti di riferimento rispetto a Dzeko, è più estroso e ha delle alternative. Dzeko diventa un’alternativa a gara in corso. Intanto sono partite impegnative dal punto di vista fisico e mentale, poi Inter e Milan andranno a giocare con Roma e Lazio. Chiaro che chi uscirà vincitrice avrà qualcosa in più, questo è indubbio. Poi chiaro che non si fanno calcoli, quello che conta è la partita di questa sera. Quando l’arbitro fischia la fine si penserà alla partita successiva perché poi entrambe le squadre hanno un altro obiettivo».
BANCARELLA – Ferri chiude con una considerazione sulle voci che vogliono Lautaro Martinez in uscita: «Il nostro era un campionato che non faceva da bancarella e dove difficilmente venivano a investire perché i giocatori costavano parecchio. Ora si presentano e davanti a determinante offerte non ci si può tirare indietro, lo ha dimostrato anche l’Inter con Lukaku».