Ferri: “Che reazione l’Inter e Perisic! Icardi, ascoltami: ecco cosa devi fare”
Riccardo Ferri – ex difensore dell’Inter -, ospite negli studi di “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco” su Canale 5, esalta la reazione dell’Inter e punta il dito contro Icardi, a cui dà un consiglio per riavere credibilità e rispetto all’interno dello spogliatoio
REAZIONE INTER – Il primo pensiero di Riccardo Ferri è il risultato in campo: «C’era grande attesa per questa partita in casa, delicatissima, la Sampdoria gioca molto bene ed è in un buon momento di forma. C’è stata la reazione della squadra e dei singoli – in particolar modo di Ivan Perisic -, che hanno messo in campo l’atteggiamento giusto, la voglia di ribaltare il risultato e vincere la partita: è stata la risposta del gruppo, di Danilo D’Ambrosio che ha carattere e trasmette questo senso. La squadra era tenuta a rispondere con il carattere e l’ha fatto con grande determinazione».
PROBLEMA SPOGLIATOIO – Ferri sottolinea il problema dell’ex capitano nerazzurro: «Beppe Marotta ha voluto stemperare la situazione a 360 gradi, non solo con Wanda Nara e Mauro Icardi: la società ha preso una posizione molto forte con obiettivi importanti, uno di questi è la salvaguardia della squadra e dello staff tecnico, che devono finire la stagione con obiettivi precisi, prima quelli collettivi e poi quelli individuali. Alcune dichiarazioni che sembrano leggere, dallo spogliatoio vengono lette in maniera diversa, ad esempio quella di Wanda sui giocatori che devono servire Icardi per far gol. Poi Icardi va nello spogliatoio a dare spiegazioni ai suoi compagni, perché questa cosa viene ingigantita lì dentro. Da giocatore io aspetto giustificazioni da Icardi e, se non arrivano perché si chiude, è un problema».
RECUPERO ICARDI – Secondo Ferri esiste un solo modo per far ritornare gli equilibri di spogliatoio precedenti al caso scoppiato: «L’intenzione dell’Inter è quella di recuperare un grandissimo talento e professionista come Icardi, che serve per raggiungere gli obiettivi comuni. Icardi potrebbe essere mio figlio, gli do un consiglio: l’Inter fa da arbitro, gli obiettivi sono comuni e vicini, l’unico modo è che si chiuda con i compagni nello spogliatoio e faccia un discorso senza allenatore e società, e ne escano quando è tutto chiaro dopo il confronto avuto, così gli si può ridare la fascia di capitano».