Ferrara: “Inter, ecco tutti i segnali! Tifosi divisi. Icardi freddo, ma poi…”
Ciro Ferrara – ex difensore della Juventus ed ex allenatore del Wuhan Zall -, ospite negli studi di “Speciale Sport Mediaset” su Italia 1, commenta la situazione Icardi dopo il ritorno in campo con la maglia dell’Inter nella vittoria esterna sul campo del Genoa, dove l’ex capitano argentino ha ritrovato anche la via del gol
TUTTO TROPPO TARDI – Lungo intervento di Ciro Ferrara dopo quanto offerto dall’attaccante argentino nello 0-4 di Genova: «Mauro Icardi ha affrontato la partita come se non fosse successo nulla: non è che in cinquanta giorni perde le sue caratteristiche e qualità, soprattutto la sua freddezza, e il rigore ne è la dimostrazione… Ma non mi fermerei solo al rigore segnato: Icardi ha preso il palo, ha fatto l’assist per Ivan Perisic, con cui ha scambiato cenni d’intesa dopo che sembrava che ci fossero stati grandi liti, invece c’è stato anche l’abbraccio nel momento del gol. Questo è un segnale importante. Se poi mi chiedete come finirà a fine stagione, ho un’altra opinione (sorride, ndr). Questa situazione si doveva risolvere prima! Non conosco bene l’ambiente dell’Inter, ma in tutta questa situazione c’è una società importante, che non può permettere che questa situazione vada avanti per due mesi. All’uscita di Icardi, Luciano Spalletti rivolge la mano, facendo un gesto di apertura: è un segnale che distende un po’ gli animi, ma la situazione per me non è ancora risolta… Rispetto tantissimo Beppe Marotta, ma sono passati comunque due mesi. Se la dirigenza deve parlare con l’avvocato di Icardi (Paolo Nicoletti, ndr) per risolvere il problema, allora non va bene. In altre situazioni, e in altre società, queste situazioni sarebbero state risolte molto tempo prima. Ci sono sempre stati periodi di contestazioni e difficoltà, ma qui la situazione è un po’ più particolare: Icardi, che era il capitano dell’Inter, si trova con una parte di tifoseria che non ha gradito la cosa, anche se ce n’è anche un’altra che, invece, si aspettava il suo ritorno in campo. Ma la cosa importante è che alla fine l’Inter raggiunga l’obiettivo e per farlo ha bisogno anche di Icardi. Poi, a fine stagione le strade probabilmente si separeranno. Ci sono dei segnali…. Il valore di Icardi dal punto di vista tecnico-tattico non è stato assolutamente messo in discussione, i problemi erano altri, li conosciamo benissimo e li abbiamo analizzati nell’ultimo periodo. Non so se questa partita possa essere il preludio di un unione tra lui, lo spogliatoio, Spalletti e la società: per me no, inoltre gran parte della tifoseria è contro Icardi, quindi la situazione è difficile da gestire. Un allenatore deve prendere in considerazione quello che succede e non può far finta che non sia successo nulla, anche se è il suo capitano a essere coinvolto: se lasci passare una cosa al tuo capitano, non avrai rispetto dal resto del gruppo! Spalletti ha le spalle larghe per gestire una situazione del genere, ma probabilmente le strade si divideranno… Forse in questi ultimi tre giorni c’è stata un po’ di discrepanza tra quello che ha detto prima e dopo, ma per la gestione del gruppo, e per la gestione totale della situazione, Spalletti non ha grandissime colpe. Ci sono colpe da parte di tutti, comunque. Quando tutti hanno bene in testa l’obiettivo della squadra, vanno a perseguirlo, ma non bisogna essere per forza amici e andare a cena insieme, l’obiettivo resta quello della squadra. I tifosi riaccoglieranno Icardi a San Siro inevitabilmente come lo hanno accolto a Genova, ma mi farebbe piacere che vivesse un clima sereno, anche se ho qualche dubbio succeda…».