Diaconale: “Se questo campionato non si chiude il prossimo sarà falsato!”
Diaconale – intervenuto ai microfoni di “Maracanà”, in onda su “TMW Radio” – torna a parlare della ripresa del campionato, difendendo la sua posizione. Il responsabile della comunicazione della Lazio mette ancora una volta in dubbio le dichiarazioni di Rezza (vedi articolo) e pone dubbi sulla prossima stagione qualora questa non si concludesse. Di seguito le sue dichiarazioni
RIPRESA – Arturo Diaconale fa il punto sulla ripresa della Serie A: «Io non ho informazioni dirette, ma seguo ovviamente l’evolversi. Mi sembra che l’indicazione sia quella di favorire la ripresa, poi bisogna stabilire i tempi e i modi di come potrà essere effettuata questa ripresa. Con le massime garanzie per la salute di giocatori, tecnici e tutti gli operatori del mondo del calcio. Non dico dei tifosi perché mi sembra di capire che almeno in questa prima fase le partite dovrebbero svolgersi a porte chiuse».
CONTAGIO – Diaconale dice la sua sulle difficoltà di giocare al Nord: «Sicuramente è complicato, gli spostamenti al Nord sono complicati. Quello che volevo sottolineare sulla tesi che il calcio è uno sport di contatto, l’ha detto il professor Giovanni Rezza sì ed è vero, ma il contagio non nasce dal contatto. Il contagio può nascere solo se i giocatori che finiscono in contatto sono uno positivo e l’altro sano. Il problema vero è che possano giocare calciatori che risultano positivi. Io credo che l’esigenza prioritaria sia quella di non mandare in crisi un settore che avrebbe difficoltà a riprendersi».
GARANZIA – Per Diaconale una sola potrebbe essere la garanzia: «L’unica vera garanzia è quella che in campo non scenda un calciatore portatore di contagio, bisogna moltiplicare i controlli prima, anche nei minuti prima che si scenda in campo. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, chi manda in campo giocatori portatori di contagio ne deve pagare le conseguenze. La Juventus ha avuto Daniele Rugani che stava in panchina e solo successivamente è risultato positivo. Non sappiamo se era già positivo e non mi sembra che sia il caso di attribuire colpe perché purtroppo il Coronavirus ha travolto tutti. Ora che si conosce bisogna portare tutti gli accorgimenti utili affinché il contagio non si diffonda tra i calciatori».
DUBBI E OMBRE – Diaconale termina con una riflessione sulla prossima stagione: «Il problema vero è che se non si termina questa stagione il campionato successivo viene assolutamente falsato perché si porterà dietro la mancata conclusione di quello in corso. Si trascinerebbero vicende giudiziarie e polemiche che andrebbero a incidere sulla stagione successiva. Questo è scontato e lo sappiamo tutti. Io mi auguro che il campionato fisica regolarmente e che sia il campo a decidere chi vince, chi perde e chi retrocede».