Di Caro, vicedirettore del quotidiano “La Gazzetta dello Sport”, è in collegamento con “A tutta rete” su Rai 2. Pesante il suo attacco nei confronti del ministro Spadafora e del presidente dell’AIC Tommasi, che stamattina hanno provato a fermare il campionato di Serie A.
SI CAPISCE POCO – Questo lo sfogo di Andrea Di Caro: «Io credo che ci sia una grande confusione. I protagonisti del calcio nelle istituzioni, compreso obiettivamente Damiano Tommasi e soprattutto il ministro Vincenzo Spadafora, stanno alimentando questa confusione. Abbiamo un Ministro dello Sport, che sappiamo non provenire dal nostro mondo e quindi ne abbia poca coscienza, soprattutto nelle cose che dice e propone. C’è stato un decreto legge del Consiglio dei Ministri, finito a mezzanotte e trenta e di cui dovrebbe far parte anche il ministro Spadafora, a meno che non sia un passante. Si decide che si può giocare e, la mattina dopo, rispondendo a un post del presidente dell’AIC consiglia, come se fosse buon senso comune, di sospendere la Serie A».
MENO PAROLE – Di Caro prosegue sul caos in Serie A: «Credo che qui ci sia un corto circuito a livello istituzionale di chi dice le cose e come le dice. Altrimenti noi qua siamo in mano alla casualità. Tommasi, facendosi prendere e lo capisco anche da un po’ di emotività, prima dice una cosa in un post, poi fa circolare una bozza che viene smentita in un’ora, confondendo la salute dei calciatori e il fatto che non si possa uscire da alcune regioni, facendo un po’ di insalata mista. Che parli chi può decidere su queste cose, non chiunque: a me francamente delle banalità di Mario Balotelli interessa il giusto. Se il calcio si deve fermare o no lo devono dire le autorità, perché intanto il paese continua a lavorare».
CONTRADDIZIONI – Di Caro non capisce perché la situazione in Serie A sia differente dal resto. Ecco la sua analisi: «Si sta cercando di lavorare il più possibile da casa, non è che il paese si è fermato complessivamente. Il calcio, che in questo momento mi sembra preso da confusione e linee semi-isteriche dovrebbe fermarsi un secondo, eventualmente riparlare facendo un Consiglio di Lega. Non è possibile che il Ministro dello Sport (Spadafora, ndr) partecipa a un Consiglio dei Ministri a mezzanotte e trenta e lo smonta la mattina seguente. Io credo che una cosa del genere non si sia mai vista».
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