Di Canio: “Taglio stipendi? In Italia troppi egoismi, la Premier un esempio”
Paolo Di Canio, in collegamento per “Sky Sport”, ha parlato del tema del taglio degli stipendi in Serie A prendendo spunto da quanto deciso in Premier League, dove si è già raggiunto un accordo tra i club, accordo che in Italia sembra essere al momento lontano
RAGIONAMENTO COLLETTIVO – Secondo Di Canio serve un ragionamento collettivo come è stato fatto in Premier League: «I tagli saranno in percentuale, ma i club si sono uniti ed è stata presa una decisione. Si dovrà discutere ancora individualmente, ma l’organo competente ha deciso con i 20 club, non ci sono individualismi. Il punto focale in Italia è l’egoismo, non riusciamo ad essere concordi su una linea nonostante quello che stiamo vivendo e che vivremo per un po’, non voglio essere negativo, ma è evidente che non finirà domani mattina. C’è gente che pensa egoisticamente a far tornare i giocatori ad allenarsi senza pensare a cosa sta accadendo a Bergamo, Brescia e Milano: se portiamo questo sul lato della sensibilità umana siamo alla deriva completa. Questa è la dimostrazione che non ne usciremo mai, ma non sono meravigliato per nulla. In Italia ci sono 10 opinioni su 20 squadre, se non ci svegliamo e miglioriamo sarà un dramma. Parliamo del calcio che è la terza azienda in Italia e la Premier deve fare scuola, ci vuole qualcuno che abbia la forza di imporre, che non si decida individualmente».