De Zerbi: «Mi manca il calcio dell’Italia. Mondiali? La FIFA dovrebbe…»
De Zerbi racconta la sua esperienza in Premier League e la differenza che avverte con la Serie A dell’Italia. Intervenuto come ospite in collegamento su Rai 1, l’allenatore del Brighton commenta anche le vicende dei Mondiali legate all’Iran e alla FIFA. Di seguito le dichiarazioni nella trasmissione “Circolo Mondiali”.
MESSAGGI IMPORTANTI – Roberto De Zerbi racconta la sua esperienza in Premier League, confrontandola con la Serie A. Nel corso del suo collegamento con “Circolo Mondiali”, l’allenatore italiano dichiara: «La differenza tra l’Italia e l’Inghilterra? Negli stadi c’è meno pressione e i calciatori pensano meno al risultato. Giocano e attaccano, vanno sempre avanti. Mi sto divertendo in Premier, forse perché sono stato forzatamente fermo da dicembre, prima per la sosta invernale e poi per la guerra in Ucraina. Ero in astinenza da calcio. Sono orgoglioso di essere italiano e il calcio dell’Italia mi manca. Questa la prendo come un’esperienza per imparare cose che non posso sperimentare nel mio stesso Paese. I giocatori dell’Iran (vedi articolo) ? Dai loro volti si vedeva che soffrivano per questa situazione. I calciatori iraniani non hanno fatto tanto in questi Mondiali ma, comunque, hanno fatto qualcosa di coraggioso. È importante che i giocatori mandino questi messaggi. Ma deve farlo soprattutto la FIFA, che in questi Mondiali non ha mandato quelli giusti. Minacciare di ammonire i capitani per la fascia è una cosa brutta, che la FIFA non dovrebbe fare. Sono molto legato all’Ucraina e a quanto accade. Sono ancora in contatto con i dirigenti e i calciatori ucraini che sono rimasti lì. Ho un legame che rimarrà per sempre con la gente che lavorava dentro il club». Con queste parole rivolte ai Mondiali e all’Ucraina, De Zerbi conclude il suo intervento nella trasmissione di Rai 1.