De Zerbi – allenatore del Sassuolo -, intervistato da “Sportitalia”, racconta che tipo di lavoro ha dovuto fare su Sensi per aiutarlo nel salto di qualità. Più mentale che tecnico. E i buoni effetti del passaggio all’Inter si sono visti subito
IMPORSI CON INTELLIGENZA – Si prende buona parte dei meriti per il successo ottenuto subito da Stefano Sensi a Milano. E l’Inter ringrazia, sicuramente. Questo è Roberto De Zerbi, che parla del suo pupillo dopo l’annata trascorsa insieme a Sassuolo: «Nell’ultima stagione mi sono speso tanto con Sensi per farlo migliorare calcisticamente, ma lì non c’era tanto da migliorare. Non tanto per prepararlo al passaggio in una grande squadra, ma per andarci con la personalità. Perché tanti ci arrivano, ma i più non diventano protagonisti. Mi ero raccomandato che entrasse in punta di piedi come spirito, con umiltà, voglia di migliorarsi e di apprendere dagli altri. Però con la personalità sua di imporsi, perché in quelle squadre se fai il compitino non ti imponi mai». Già nelle ultime settimane De Zerbi aveva speso parole importanti per il “suo” Sensi (vedi articolo), adesso che il classe ’95 è elogiato da tutti per il tecnico neroverde è tempo di raccogliere i frutti del lavoro.
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