De Grandis: “Nainggolan mancato da due anni col cervello. Scelta Inter…”
Stefano De Grandis boccia gli ultimi due anni di Radja Nainggolan. Il giornalista ha parlato nel corso dell’edizione dedicata al calciomercato di Sky Sport 24 e, in riferimento al centrocampista in procinto di trasferirsi dall’Inter al Cagliari, ha capito perché Antonio Conte e la società vogliano liberarsene.
COME RIALZARSI – Così Stefano De Grandis: «Per essere Radja Nainggolan un grande affare deve tornare fisicamente quello che era nel Cagliari, cioè tornare a essere un calciatore più semplice, che dedica la sua esercitazione alla professione. Allora lì diventa uno dei migliori centrocampisti in Italia, è mancato negli ultimi due anni nella capacità di essere dentro alle partite col cervello, di essere disciplinato: è per questo che Antonio Conte l’ha fatto fuori. Se l’Inter lo paga una parte dello stipendio dimostra che è una scelta disciplinare. Mi piace il discorso romantico di tornare al Cagliari, preferisco questo tipo di scelta alla Fiorentina e alla Sampdoria perché magari permettere a Nainggolan di tornare quello di qualche anno fa».
L’ALTRO ESCLUSO – De Grandis parla anche di Mauro Icardi: «Io non faccio, purtroppo, il calciatore professionista, perché altrimenti mi piacerebbe cercare sempre le mie rivalse sul campo. Io non capisco tantissimo Icardi che dice di rimanere all’Inter quando Conte ha detto che è fuori rosa. È forte, dimostri al Napoli di essere forte. Io andrei al Napoli, visto che la Juventus non lo ha cercato, se il Napoli lo vuole: diventerebbe il Re e potrebbe emulare le gesta di altri argentini che hanno fatto molto bene. Non le capisco queste scelte, anche se chiaramente sono dettate da un contratto in corso, però secondo me l’orgoglio e la voglia di primeggiare dovrebbe avere la meglio. Icardi ha fatto tanti gol nel girone d’andata, quando è successo il patatrac ed è andato fuori rosa ha accusato un dolore al ginocchio che non passava mai. Quando è tornato non si è visto Icardi, nel senso che ha vissuto male le battaglie: non è uno che prende di petto il fatto di essere in discordia ed essere il più forte di tutti».